Abbadia Lariana, Aicha Christine Coulibaly uccide a coltellate il figlio Nicolò Imberti di 3 anni

Tragedia in provincia di Lecco. La straniera della Costa d’Avorio, sposata con l’italiano Stefano Imberti, di Mandello,  titolare di una ditta idraulica, ha colpito con un coltello da cucina il piccolo. Il bimbo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Lecco con un ‘ambulanza del 118. E’ stata una corsa disperata ma non c’è stato nulla da fare per salvarlo.

Nessuno sa spiegarsi il suo gesto. Aicha Christine Coulibaly e il convivente hanno anche un altro figlio di pochi mesi. Si parla di un raptus di follia magari legato a una forma depressiva post partum. La giovane di 25 anni è già stata interrogata dal magistrato di turno Cinzia Cattaneo.

L’omicidio si è verificato intorno alle tre di notte, nella casa della famiglia che si trova a Novegolo, frazione di Abbadia Lariana, piccolo centro della provincia di Lecco, sul lago di Como. La donna è originaria della Costa d’Avorio e vive da diversi anni nel Lecchese, dopo aver sposato un artigiano quarantenne di Mandello del Lario.

Una volta scoperto il folle gesto il marito avrebbe strappato dalle braccia della donna il figlio, poi sarebbe corso nella vicina casa della sorella. Quest’ultima ha allora raggiunto il luogo della tragedia e avrebbe lottato con la cognata per evitare che quest’ultima gettasse dalla finestra la seconda figlia.

“E’ un disastro, conoscevo la famiglia – è stato il commento a caldo di don Vittorio Bianchi, il parroco del paese – In questi momenti bisogna chinare la testa e essere rispettosi. E’ incredibile come la vita, certe volte, porti a compiere azioni così drammatiche e inspiegabili. Ora non serve giudicare né puntare il dito, ma semplicemente riflettere sull’effimerità dell’esistenza umana e sul suo valore, e pregare, pregare per quella piccola anima innocente che è stata accolta troppo presto tra le braccia del Signore”.

Sconvolto il sindaco di Abbadia Lariana, Cristina Bartesaghi: che ha commentato come “in casi come questo, purtroppo non c’è nulla da aggiungere”.