Ragusa, omicidio di Salvatore Di Grandi il killer è Giovanni Caruso. Arrestato anche Alfredo Scatà

Assassinato con due colpi di pistola alla nuca mentre era alla guida di un’auto. Ad uccidere l’uomo di 66 anni sarebbe stato Giovanni Caruso, 36 anni, che dal sedile posteriore dell’auto ha sparato a Salvatore Di Grandi due colpi di pistola calibro 6,35 alla nuca. Alfredo Scatà, 46 anni, che si trovava sul sedile lato passeggero, è accusato di concorso in omicidio volontario. I due sono stati fermati dalla Polizia.

Ad allertare gli agenti è stata una chiamata al 118 di alcuni giovani che stazionavano nel parcheggio del Palaminardi in cui è avvenuto l’omicidio. L’auto di Di Grandi ha finito la sua corsa contro un muro. Pare che i tre uomini avessero bevuto nel corso della serata trascorsa insieme. L’omicidio sarebbe stata una vendetta per una lite scoppiata in passato per futili motivi.

“L’ho ucciso perché tre anni fa mi aveva umiliato davanti a tutti”. Giovanni Caruso, 36 anni, barista, avrebbe portato rancore nei confronti della vittima, barista anche lui. È la confessione resa dall’omicida al Pm Claudia Maone che l’ha interrogato per cercare di venire a capo di un omicidio che presenta molti lati oscuri proprio per la futilità del movente.

Gli inquirenti stanno cercando di capire anche il ruolo di Alfredo Scatà, muratore, 46 anni, che ha accompagnato Caruso nella “missione” di morte. Era a conoscenza della volontà dell’omicida di commettere il reato, oppure si è trovato solo ad assistervi? Secondo la ricostruzione della Polizia, i tre si sarebbero incontrati in un bar per bere qualcosa, per poi spostarsi in un altro e continuare a bere, prima di mettersi in auto e convincere Di Grandi a dirigersi verso la sua abitazione. Durante questo tragitto Caruso ha estratto la pistola e sparato due colpi di arma da fuoco alla nuca di Di Grandi.

Dopo aver commesso il delitto i due sono fuggiti ma sono stati rintracciati, dopo qualche ora, dagli uomini della squadra volanti guidata dal vice questore Antonio Ciavola. L’omicida è stato ammanettato nel bar del fratello, dove lavorava, mentre Scatà è stato arrestato nella sua abitazione.