Acquappesa, incidente mortale di Erika Brusca arrestato Carlo Musacchio

I militari dell’Arma hanno trovato il proprietario della Fiat Uno e lo hanno all’arresto. Si tratta di Carlo Musacchio, 40 anni. Dovrà intanto rispondere di omesso soccorso. Per lui c’è anche l’accusa di omicidio colposo. Probabilmente l’uomo ha centrato l’auto delle sorelle in un tentativo di sorpasso. Pochi attimi costati la vita alla giovane Erika Brusca, ragazza solare, splendida, piena di vita. Si era appena laureata in Scienze dell’Alimentazione e si apprestava ad intraprendere la professione di nutrizionista. Disperati i genitori che si erano recati sul posto cosi come altri residenti della zona dopo aver saputo dell’incidente, ma di certo non immaginavano di trovare l’auto delle figlie e la giovane senza vita. 

Carlo Musacchio deve rispondere della morte di Erika Brusca, 26 anni, uccisa da un incidente stradale sulla statale 18 tirrenica ad Acquappesa, in provincia di Cosenza. All’arrivo dei primi soccorsi, sul posto in cui la giovane ha perso la vita e la sorella che era in auto con lei è rimasta ferita, c’era anche una seconda vettura, una Fiat Uno abbandonata. 

Dai primi rilievi si è immaginato subito che potesse essere coinvolta nell’incidente. Secondo la ricostruzione formulata dai Carabinieri, la Fiat Seicento sulla quale Erika Brusca e la sorella viaggiavano sarebbe stata colpita nella parte posteriore proprio dalla Fiat Uno, mentre le due giovani stavano imboccando lo svincolo. L’urto avrebbe fatto schizzare la Seicento che si è poi andata a schiantare. Per Erika, che è stata sbalzata fuori dall’abitacolo, la dinamica è stata fatale.