Roncofreddo, inquietante il sequestro di un quintale tra eroina e cocaina

Di seguito pubblichiamo la dichiarazione del Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali.

“Il blitz attraverso il quale la Guardia di Finanza di Rimini ha sequestrato un quintale tra cocaina ed eroina, raffinata, tagliata ed impacchettata a Roncofreddo, apre nuovamente uno scenario inquietante sul rapporto tra il contesto sociale riminese e lo scambio, smercio e consumo di droga. Un dramma tremendamente attuale che non accenna a diminuire e che non appartiene più solo a luoghi lontani ma anche a noi che viviamo in questo territorio. Non “solo”  in veste di consumatori, ma ora anche come “produttori” e “commercianti”. Un sottobosco articolato, quello che gira intorno allo spaccio e al consumo, che si caratterizza sempre più per la sua trasversalità e persino ‘attrattività’ sociale. In passato ho più volte sottolineato questo fenomeno, definendolo come una vera e propria “emergenza sociale”. Oggi, lungi dall’essere esaurita, questa emergenza viene nuovamente evidenziata in tutta la sua  imponente portata, dall’operazione 100% delle Fiamme Gialle.

Un emergenza che impoverisce la qualità sociale della nostra comunità, perchè chi fa uso di droga entra in contatto con un mondo malavitoso che lo rende ricattabile e non libero. Quindi da problema individuale, quello della droga si trasforma in problema collettivo, che coinvolge trasversalmente professionisti e giovani, classi sociali diverse. Non illudiamoci dunque che l’aspetto malavitoso e criminale sia slegato da quello sociale e culturale.

L’operazione 100% mostra però anche un lato positivo, quello rappresentato dal successo della Guardia di Finanza e delle Forze dell’Ordine che, ancora una volta, dimostrano come il nostro territorio abbia anche le capacità, le professionalità e la forza di creare gli anticorpi necessari per il contrasto fermo e convinto al diffondersi della criminalità. Un buon segnale, che rischia però di colpire solo la superficie di un emergenza che, per essere sconfitta, deve poter contare anche su un diverso approccio culturale di tutta la comunità  al fenomeno droga”.