Barletta, commemorazione delle vittime del crollo del 3 ottobre 2011

Cerimonia Barletta“Dove altro potevamo essere oggi, due anni dopo il tragico crollo di via Roma, se non nella scuola di Maria, la più piccola delle cinque vittime, per dire mai più? Solo non vogliamo che il nostro mai più resti un atto di fede, ma costituisca un impegno a far fronte alle responsabilità soggettive e collettive per una concreta inversione di tendenza”. Così il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, si è rivolto ai partecipanti alla commemorazione delle vittime del crollo di via Roma nel secondo anniversario della tragedia nell’aula magna del liceo classico “A.Casardi”.

“Ci stringiamo, così, condividendo il loro sentimento di dolore, ai famigliari di Tina Ceci, Matilde Doronzo, Giovanna Sardaro, Antonella Zaza, Maria Cinquepalmi, e provando noi stessi un sentimento di frustrazione e di amarezza di fronte a quella ferita inferta al cuore della nostra città.Perché via Roma è nel cuore del territorio urbano e dobbiamo pur riflettere sull’origine del caso: lì si era abbattuto un vecchio palazzo per costruirne uno nuovo, inseguendo volumetrie con la fretta di occupare lo spazio e alzare piani su piani. Dobbiamo convincerci che anche quei vecchi edifici limitrofi al centro storico fanno ormai parte del patrimonio urbano, e cominciare a curarlo come parte della immagine della città, con progetti ed interventi edilizi di ristrutturazione, rigenerazione e valorizzazione.

Vorrei dire –  ha continuato il sindaco – che dovremmo anche impegnarci in un opera di riconversione culturale. Pensiamo al bisogno di lavoro e al valore del lavoro che lì, quel giorno, sono stati schiacciati  dalla tragedia: si, quelle quattro donne – madri, mogli, figlie – lavoravano in nero. Ma lavoravano: prima di essere lavoro nero era lavoro, e il lavoro – lo dice la nostra Costituzione – è il fondamento della Repubblica, dà dignità alla persona, e così dobbiamo concepirlo e valorizzarlo, anche come imprese, come sistema economico-finanziario, e come istituzioni che debbono sostenere lo sviluppo della città, per far emergere ciò che è nero, passare dagli scantinati agli opifici attrezzati, per cogliere le stesse opportunità di crescita che si aprono alle nuove generazioni.Tocca a ciascuno di noi. Tocca anche ai ragazzi che incontriamo qui,  in questa triste giornata, perché – proprio come ha detto la sorella di una delle vittime – quanto è accaduto deve pur insegnarci qualcosa: deve insegnarci a riconoscere i valori, a coltivare il senso civico, a rispettare le regole, a essere cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri. Solo così, solo se riusciremo a fare ciascuno la propria parte – ha concluso il sindaco -avremo riscattato la colpa di quella tragedia epotremo operare in serena coscienza perché davvero non accada mai più”.

E’ stato, quello del Casardi, un momento di riflessione, denso di emozioni  culminate alle 12,21 nel minuto di raccoglimento in memoria delle cinque vittime della tragedia che ha unitoi familiari, gli abitanti della palazzina, le autorità, i dirigenti, i docenti e gli studenti della scuola.

“Le istituzioni devono rispondere a questa tragedia – ha detto l’assessore regionale al Welfare Elena Gentile nel suo intervento – proponendo un’idea di sviluppo urbano alternativo, facendo sì che il lavoro sia  un’occasione di dignità dell’individuo. Il lavoro deve essere, soprattutto per le donne, un’occasione di realizzazione. Dobbiamo lavorare per la qualità del lavoro, per la sicurezza e per la legalità. Dobbiamo lavorare perché a Barletta ci sia un modello di sviluppo e di politiche attive del lavoro, che contribuisca a rilanciare l’imprenditoria e l’economia di una città operosa che sta vivendo un momento di crisi”.

Presente alla cerimonia anche l’assessore provinciale Gennaro Cefola che ha portato i saluti del presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Ventola.

A conclusione alcuni studenti hanno, con le loro testimonianze, ricordato Maria, la compagna di classe uccisa nel crollo, dedicandoleun video sui valori su cui si fonda la Costituzione della Repubblica e della Resistenza.Il preside Giuseppe Lagrasta ha infine annunciato iniziative per dare continuità alla memoria.