Lecco, cinema a luci rosse arrestato il dipendente provinciale Salvatore Germanà

L’uomo di 53 anni, part-time del Centro per l’impiego, “arrotondava” lo stipendio gestendo alcune sale cinematografiche a luci rosse all’interno delle quali tuttavia sarebbe stato organizzato un giro di sesso a pagamento. Con Salvatore Germanà sono stati arrestate anche altre due persone, i proprietari della catena di cinema di cui il cinquantenne era amministratore per il Nord Italia. L’accusa per tutti è favoreggiamento della prostituzione, in particolare omo e transessuale, con il coinvolgimento a quanto pare pure di ragazzini minorenni. A scoprire quelle che di fatto sarebbe state case chiuse clandestine sono stati gli agenti della Polizia locale di Milano.

Gli investigatori vogliono capire se qualcuno in Provincia fosse a conoscenza della doppia attività del funzionario pubblico e magari abbia anche approfittato dei suoi servigi. Il burocrate, che ha cominciato la sua carriera come fattorino e autista, nel giro di poco tempo ha superato diversi concorsi. Pur non rivestendo ruoli di responsabilità, presso la sede distaccata dell’ex collocamento di Merate disponeva di fatto di uno studio assegnato sebbene non ne avesse diritto. Raramente si presentava allo sportello per ricevere gli utenti come invece previsto dalla sua mansione. Tutti elementi di cui i preposti sarebbero stati informati senza però che nessuno assumesse provvedimenti. Occhi puntati anche sull’accordo del contratto a tempo parziale, che a lui è stato concesso ma che ad altri colleghi è stato negato.

I responsabili dell’Ufficio personale stanno verificando la sua posizione per accertare se l’Ente fosse stato informato della seconda attività e della tipologia.