Villacidro, Marta Deligia strangolata caricata in auto e portata in campagna. Uccisa dall’ex Giuseppe Pintus

Un bollettino di guerra. L’ennesima donna vittima. Questa volta in Sardegna. La vittima aveva avuto una relazione durata circa quattro anni e interrotta tre mesi fa per i comportamenti violenti dell’uomo. Marta Deligia, 26 anni, come ogni giorno, è uscita di casa per andare ad aprire il bar “Capoverde” presso il quale lavorava. Giuseppe Pintus l’avrebbe attesa davanti al portone della zona popolare di via Di Vittorio. Il fratello maggiore della vittima racconta di aver sentito un urlo ma di non averci fatto caso. Ad allarmare i familiari la telefonata del proprietario del bar preoccupato perché la ventenne non era andata ad aprire. Subito è scattato l’allarme confermato dalla chiamata al 112 delll’uomo di 36 anni in cui confessava di aver fatto una follia e di avere l’intenzione di uccidersi.

La giovane donna aveva più volte denunciato ai Carabinieri di Villacidro le vessazioni dell’ex, Giuseppe Pintus. I due si erano lasciati a causa dell’ossessiva gelosia dell’uomo che spesso sfociava in veri e propri maltrattamenti.

“Ho fatto una cavolata, adesso vado ad ammazzarmi”a avrebbe detto l’uomo al 112. Per qualche ora, accertata la scomparsa della coppia, si è pensato ad un omicidio-suicidio. Il corpo della giovane è stato trovato subito dopo, Poi si sono intensificate le ricerche dell’uomo, a quel punto ricercato per omicidio. Pintus è stato catturato poco lontano dal luogo di ritrovamento della vettura, una Fiat Bravo.

Esplosa la rabbia a Villacidro. Decine di persone si sono radunate davanti alla caserma inveendo contro Giuseppe Pintus. “Bastardo, assassino”, urla la folla inferocita, soprattutto giovani amici della vittima e frequentatori del bar dove la giovane lavorava. Tra le invettive gridate dalla gente, anche incitazioni al linciaggio dell’omicida. “Datelo a noi, ci pensiamo noi a fare giustizia”.