Arlois e Fasoi in Val Pesarina

La  “ Val Pesarina” nota anche col nome Canal di San Canciano  o Cjanâl Pedarç  nella lingua friulana è una delle sette valli della “ Carnia”. Si sviluppa per circa 22 km in direzione ovest-est ed è attraversata dal torrente Pesarina da cui la valle prende il nome. Confina con il Cadore e Sappada. E’ una valle stretta, dominata dalle cime dolomitiche dei monti Pleros (2314 m), Siera ( 2448 m), Clap Grande ( 2487 m), Clap Piccolo (2463m). La Val Paserina fa parte del Comune di Prato Carnico, con le frazioni di Croce, Avausa, Pieria, Osais, Pradumbli, Pesariis.

Pesariis  in friulano e Pesaria in friulano carnico conta all’incirca 180 abitanti in 90 famiglie. L’economia della frazione è incentrata sulla produzione di orologi e ne ho visti di belli e molto complicati; nonostante sia di piccole dimensioni il paese è uno dei centri più importanti per la produzione di orologi e ospita un importante Museo dell’Orologio. Il suo nome deriva dalla presenza della pesa della dogana che controllava i traffici commerciali tra Carnia e Comelic, c’è pure da visitare il palazzo della Pesa. La produzione degli orologi a Pesariis è documentata fino al XVIII  secolo. La maggior parte della documentazione è andata persa nel 1944 con l’occupazione cosacca, quando Adolf Hitler assegnò le terre della Carnia ai contingenti cosacchi per la fondazione del Kosakenland in nord Italien.

Lo sviluppo dell’industria orologiaia lo si deve alla famiglia Solari, intorno al 1700; non è chiara la provenienza di questa famiglia, le teorie sono tante. Una lo identifica con un pirata genovese in esilio, l’altra ipotesi vedono il Solari una spia veneta o un esattore fiscale della Repubblica di Venezia.Una teoria più solida sull’origine dell’industria è legata ai movimenti migratori che caratterizzarono la zona sin dal XVII secolo: dalla Carnia si svilupparono delle rotte commerciali che raggiungevano Germania e Austria, battute da mercanti vagabondi detti cramârs, che esportavano spezie e stoffe al di la delle Alpi.

È indubbio che questi commercianti possano avere avuto molte occasioni di venire a contatto con i numerosi paesi della Baviera in cui i settori della meccanica e dell’orologeria erano già molto sviluppati, ed è probabile che al ritorno in patria questi mercanti abbiano portato con sé prodotti e segreti del mestiere, diventati poi la base dell’industria locale.

Nel 1725 venne fondata la Fabbrica Solari, un insediamento proto industriale a nord del paese, sull’area appartenuta ad un cascinale o a un mulino siti sul Rio Possal. Nonostante il nome “fabbrica”, la produzione era ancora completamente artigianale. La prima documentazione ufficiale di un orologio da torre risale al 1789, con la posa dell’orologio per la torre civica di Cherso ad opera di Antonio Solari, atto documentato dalla Podestaria locale.

Il viaggiatore che l’attraversa o arriva in questa valle riscopre le antiche e magiche atmosfere dei popoli di montagna ricca com’è di verdeggianti boschi e corsi d’acqua, di tradizioni che la rendono unica come la sua cucina dai sapori antichi e genuini, di feste e di riti. Che vi consiglio di vivere o almeno di trascorrervi le ferie per ritornare a “ casa” rigenerati nello spirito e nel corpo; di certo non vi annoiereste dato che le famiglie residenti sono molto ospitali e affabili, persone simpatiche e genuine…  incontaminate come la loro valle che pare abbia sbarrato l’ingresso al turbinio e al caos della vita moderna e a quella società invadente.

Camminando per le sue vie ho potuto fare conoscenza con alcune persone residenti, scoprendo a mia volta la loro genuinità e il loro candore nell’approcciarsi con lo straniero quale io ero. Ho potuto conoscere il Signor Claudio De Muro e la sua Signora che oltre a far parte di questa piccola comunità ne sono anche animatori; infatti  come in questa occasione della festa “ Arlois e Fasoi “ tradotto  Orologi e Fagioli, rinomato legume proprio di questa valle. Hanno preparato scatoline di carta, ben curate nei minimi particolari e acquerellate pure che il Signor Claudio distribuiva ai bambini che al suo tavolo si avvicinavano. Detta manifestazione con cadenza annuale, la seconda domenica di settembre, è organizzata dall’Associazione Turistica Pro Val Pesarina di cui fa parte anche il Signor Giobatta soprannominato e conosciuto col nome di  “ Tita”.

L'orologio della chiesa

Ma non mi sarei mai aspettato di trovare in paese il “ laboratorio” di Ariis Ornella, soprannominata e conosciuta col nomignolo di “ Genga”! Una bella persona, un’Artista nelle sue creazioni di incisione calcografica, piena di passione per questa, e con molta esperienza alle spalle. Il suo laboratorio, una stanza di fogli di carta col suo profumo e scatole colme di matite, gessetti, acquarelli e il torchio realizzato dal suo sposo Gino Comelli che  non la ostacola, anzi la sostiene e l’incoraggia in questa bellissima arte. Ho potuto ammirare diversi suoi lavori dai quali traspaiono il suo carattere dolce, la sua umiltà, quello che i suoi occhi nascondono, i silenziosi profili delle albe e dei tramonti guardati da una cima o a ridosso di un secolare abete. Sono stato rapito dalla sua affabulazione mentre mi raccontava di se e dei suoi sogni, ascoltandola, si capisce che rasenta forme poetiche e leggende segrete dei boschi che ha saputo cogliere e incidere plasmandole poi su carta antica.

La Stamperia Uno scorcio

Io vi consiglio di andare in questa valle, ma fatelo in punta di piedi lasciandovi alle spalle le bruttezze di una società dalla quale per un giorno siete fuggiti, andateci e vivetela non come padroni di casa, ma da ospiti senza chiasso, senza rumore, per poter ascoltare la voce di questa bellissima e incantata Val Pesarina!

Gino Comelli, animatore