Gioiosa Marea, il parroco kenyano ruba gli oggetti aurei donati dai fedeli

Erano doni destinati alla Madonna delle Grazie, alla Madonna delle Lacrime ed al patrono San Nicola ma l’africano, pur vestendo una tonaca, non ha avuto alcuno scrupolo a venderli. Ad essere colpita la chiesa di San Nicola di Gioiosa Marea nel Messinese. A metà dello scorso mese il parroco aveva denunciato ai Carabinieri il furto dei monili, per un valore stimato di oltre 100 mila euro. Sono subito scattate le indagini dei militari sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Patti, che grazie all’ausilio di attività tecniche e di analisi dei conti correnti bancari hanno identificato il sacerdote keniano quale autore del furto.

Ad incastrare lo straniero i filmati delle videocamere di sorveglianza installate all’interno della parrocchia. I Carabinieri hanno visto che lo scorso aprile dopo numerosi tentativi da parte dello stesso di coprire la video camera, quest’ultimo si era introdotto presso il locale in cui erano custoditi i gioielli. I miltari hanno documentato che lo stesso, dieci giorni dopo il furto, una volta rientrato a Roma presso la comunità religiosa di cui fa parte, aveva effettuato una serie di versamenti in denaro contante presso il proprio conto corrente, concludendo le operazioni con un bonifico internazionale di circa 40 mila euro indirizzato ad un parente del suo paese di origine e lasciando subito dopo l’Italia per fare rientro in Kenya.

Ad attenderlo all’aeroporto di Roma-Fiumicino i Carabinieri della compagnia di Roma-Trastevere che lo hanno accompagnato presso la propria abitazione. Nel corso della perquisizione hanno trovato e sequestrato alcune ricevute dei versamenti di denaro contante ed il bonifico effettuato oltre a un computer portatile. Per il religioso sono scattate le manette e adesso si trova nel carcere romano di Regina Coeli.