Vibo Valentia, Comune in dissesto finanziario arrivano i commissari

Brutta tegola per i Vibonesi. L’amministrazione resterà in carica per la gestione ordinaria e presto giungerà la terna commissariale, indicata dal Ministero dell’Interno, che dovrà puntare a risanare il debito di 36 milioni di euro accumulato dalle varie amministrazioni negli ultimi anni.

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dall’amministrazione comunale contro la decisione del Tar Calabria che, a sua volta, lo scorso 21 giugno, aveva bocciato l’istanza antidefault con la quale il Comune chiedeva l’annullamento della diffida della Prefettura, che imponeva all’amministrazione del sindaco Nicola D’Agostino di dichiarare proprio lo stato di dissesto finanziario dell’Ente. Questo per via della mancata approvazione da parte del consiglio comunale del Piano di risanamento economico del debito.

Nell’ordinanza viene chiarito subito che “il Comune di Vibo Valentia ha omesso di approvare entro il termine perentorio del 25 marzo scorso il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, e neppure ha adempiuto alle misure correttive disposte dalla sezione regionale di controllo della Corte dei conti”. La sezione di controllo, con pronuncia del 18 aprile scorso, ha pertanto accertato “l’inadempimento delle misure correttive disposte a carico del Comune di Vibo Valentia e la sussistenza delle condizioni dello stato di dissesto finanziario (articolo 244 del Testo unico degli enti locali)”.

Sempre a parere dei giudici di appello, la diffida rivolta dalla locale Prefettura al Comune di Vibo Valentia, affinché il consiglio comunale dichiarasse il dissesto entro 20 giorni dalla mancata approvazione del Piano di risanamento dei conti pubblici, si configura “come atto dovuto meramente esecutivo dell’accertamento compiuto dalla Sezione di controllo regionale della Corte dei conti”.