Cresce il fronte favorevole all’amnistia generale

Una soluzione indiretta alla vicenda della decadenza da parlamentare di Silvio Berlusconi potrebbe venire da un provvedimento che riguardi tutti e non solo il Cavaliere: l’amnistia generale. A lanciarla era stato il Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. A riprenderla è ora il Ministro della Difesa, Mario Mauro, intervenendo dal Meeting di Rimini. Mauro rileva la necessità di arrivare “ad un atto di clemenza di iniziativa delle Camere, cioè un’amnistia. Questa  e lo dico a titolo personale è l’unica alternativa reale a un confronto politico immaginato per troppo tempo senza esclusione di colpi. Da una parte e dall’altra”.

Bocciatura radicale da parte dei giustiziali cattocomunisti. “Come già più volte dichiarato nelle scorse settimane, siamo nettamente contrari a un provvedimento di amnistia” alzano gli scudi Danilo Leva, responsabile Giustizia e Sandro Favi, responsabile Carceri del Pd. “La tempistica del provvedimento fa tra l’altro sorgere il dubbio che l’emergenza che il PdL vuole affrontare non riguarda tanto le sorti della popolazione carceraria italiana quanto quelle di una sola persona, Berlusconi. E’ l’unica cosa che interessa al Pdl. Ma non è nell’interesse dell’Italia”.

Il PdL accoglie con favore le apertura all’amnistia. “La proposta della Cancellieri è condivisibile. Il blocco dell’amnistia sta producendo conseguenze inaccettabili. Su questo terreno non si può procedere secondo schematismi ideologici, ma deve prevalere il senso di umanità”, scrive in una nota Fabrizio Cicchitto.