Ancona, terremoto ritrovata persona data per dispersa

Evacuata la sede dell’Inps di Ancona. La profondità del sisma è 7,9 km. Chuiso un tratto della Flaminia per calcinacci. L’area, al largo di Ancona, Numana e Sirolo, è la stessa del terremoto di magnitudo 4.9 che il 21 luglio, alle 3:32 del mattino, gettò nel panico i turisti in vacanza lungo le coste del Conero, seguita poi da una scossa di magnitudo 4 alle due ore dopo. Anche questa volta il movimento sismico è stato superficiale, a 7,9 km di profondità, ed è per questo che è stato avvertito così distintamente.

Rientrato l’allarme secondo il quale un uomo era disperso nella zona della Spiaggiola di Numana, dopo il terremoto che ha provocato un distacco di calcare dal Monte Conero. Lo ha confermato poco fa la Capitaneria di porto di Ancona, che ha in zona 30 uomini impegnati nei vari controlli.

“Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del dipartimento della Protezione Civile al momento non risultano danni a persone o cose” dovuti alla scossa di terremoto di magnitudo 4.4 registrata questa mattina al largo di Ancona. Lo fa sapere in una nota la Protezione civile, spiegando che il terremoto è stato “nettamente avvertito dalla popolazione nella zona costiera marchigiana ed in particolare nei Comuni di Numana, Sirolo e Porto Recanati”.

Un grosso blocco di calcare si è staccato dal Monte Conero, precipitando fra la Spiaggia Gigli e i Lavi di Sirolo, una zona già interdetta alla balneazione perché la falesia è a rischio di frane. ‘’Non ci sono stati feriti – spiega il sindaco Moreno Misiti – ma stiamo monitorando la situazione con verifiche in tutta l’area’’. Il fumo sollevato dal crollo era visibile fino a Numana, e numerosi cittadini hanno telefonato allarmati ai vigili del fuoco.

Oltre al blocco di calcare caduto fra la Spiaggiola di Numana, la Spiaggia Gigli e la “stradella del Frate”, al confine fra i territori di Numana e Sirolo, il terremoto di magnitudo 4.4 di stamani alle 8:44 avrebbe provocato anche un altro modesto movimento franoso all’altezza della falesia del Trave, sopra la spiaggia di Portonovo, una delle più frequentate della riviera del Conero.

Due squadre di terra della Capitaneria di porto e due unità navali, la Motovedetta Cp861 e il gommone Alfa 83, stanno perlustrando via terra e via mare tutto il profilo di costa interessato dal sisma, fino a Porto Recanati. Verifiche sono state condotte anche ai pontili e alle piattaforme in mare della Raffineria Api di Falconara marittima, tutte con esito negativo.

Un pezzetto di cornicione si è staccato dalla sede della Prefettura in piazza del Plebiscito ad Ancona, qualche crepa in corso di valutazione è comparsa nelle pareti della sede del Distaccamento porto dei vigili del fuoco di Ancona e nell’immobile che ospita la Capitaneria di porto. Verifiche dei vigili del fuoco sono in corso anche nel palazzo dell’Inps e in alcuni uffici ed edifici privati. Nessuna segnalazione di rilievo è giunta da Porto Recanati e Loreto, ricomprese nell’area dell’epicentro, anche se a Loreto il sindaco ha deciso di aprire il Centro operativo comunale per coordinare i sopralluoghi.