Paola, finanzieri al santuario di San Francesco per una truffa milionaria

Padre Rocco Benvenuto, co-rettore provinciale dell’ordine dei Minimi di San Francesco, rileva che “esiste una tracciabilità delle cifre, per questo non abbiamo fatto denuncia. Qualcuno ha approfittato di un nostro confratello”. L’ammanco è stato scoperto dopo il trasferimento dell’ex tesoriere, padre Franco Russo, il quale al suo successore ha comunicato che il conto era prosciugato. Sulla vicenda dell’ammanco i frati del santuario di Paola hanno già avviato un’azione civile ed ora si accingerebbero anche a presentare una denuncia alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità penali.

L’ammanco, avvenuto per l’acquisto di titoli, azioni e bonifici ad una serie di persone, riguarda un conto corrente online aperto dall’ex tesoriere. Quando i frati hanno scoperto che sul conto corrente erano stati prosciugati tutti i fondi, hanno deciso di avviare una serie di accertamenti dai quali sono emerse le compravendite azionarie ed i bonifici. Si tratterà ora di individuare le persone che erano in possesso dei codici per accedere al conto corrente online per compiere le operazioni finanziarie. Agli inizi degli anni duemila le offerte destinate al Santuario confluivano su un conto corrente di una banca di Amantea. Successivamente nel 2007 l’ex tesoriere avrebbe deciso di chiudere il conto corrente presso la banca e di aprirne uno con una banca online. Su quest’ultimo conto sarebbe confluita una somma pari ad oltre due milioni di euro. Ed è da quel preciso istante che iniziano le compravendite azionarie ed i bonifici.

Quando padre Franco Russo è stato promosso e trasferito a Roma, si è scoperto l’ammanco del denaro.