La sentenza del processo Mediaset è attesa per domani pomeriggio

Tutti in attesa. Che terminerà domani. Intorno a mezzogiorno il collegio tornerà a riunirsi in camera di consiglio dopo aver  tenuto una breve udienza, alle ore 10, per altre cause già fissate in precedenza. La difesa ha ribadito che puntano a un annullamento della sentenza. “Il fatto non è previsto dalla legge come reato – ha spiegato Coppi – in subordine anche ad un annullamento con rinvio alla Corte d’appello”. Sulla rideterminazione al ribasso del periodo di interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi, l’avvocato ha fatto notare che dal punto di vista tecnico sarebbe più esatto che si proceda con un rinvio al giudice del merito ma ha anche sottolineato che “per buon senso è meglio che decida la Cassazione”.

In una pausa dell’udienza davanti alla Cassazione per il processo sui diritti tv Mediaset, Coppi ha fatto presente che l’eventuale prescrizione, che dovesse sopraggiungere in caso rinvio alla Corte d’appello, non sarebbe certo colpa della difesa. “Il pg non ha preso di petto le questioni, i motivi, che noi abbiamo presentato il magistrato ha fatto un riassunto della sentenza d’appello ma non ha risposto alle questioni da noi sollevate”

Secondo quanto prevede il codice penale, qualora la Cassazione dovesse ordinare un nuovo giudizio in appello per il ricalcolo della pena dei quattro anni di carcere inflitti a Berlusconi, i termini di prescrizione del reato saranno congelati. Secondo l’orientamento corrente dovrebbe essere interrotta anche se si tratta di rideterminare la pena accessoria dei 5 anni di interdizione dai pubblici uffici.