Alla scrittrice Daniela Musini la Targa d’oro Universum Academy Switzerland

Il riconoscimento all’artista abruzzese al 5° Premio Letterario “Città di Martinsicuro”  

Daniela Musini

Daniela Musini

Domenica 28 luglio, a Martinsicuro, in provincia di Teramo, nella suggestiva cornice della Torre Carlo V, si è svolta la cerimonia di premiazione della 5° edizione del Premio Letterario Internazionale “Città di Martinsicuro”, alla presenza di un foltissimo pubblico che annoverava anche il Console Onorario della Polonia, Cristina Gorajski e il Console Onorario del Senegal, Tullio Galluzzi. All’attrice e scrittrice abruzzese Daniela Musini, per il suo testo teatrale “Mia Divina Eleonora”, è stato conferito il Premio Speciale “Targa d’oroUniversum Academy Switzerland  con la seguente motivazione:

“Opera teatrale di notevole portata culturale non solo per la scelta tematica che vuole essere un omaggio alla grande attrice Eleonora Duse, ma anche per la maestria con la quale Daniela Musini riesce a rievocare l’intensità e la forza esistenziale di uno dei momenti topici della sua vicenda umana: il giorno della morte. Esso diventa una sorta di pretesto metaletterario per concentrare il carisma di una delle personalità più rappresentative del Novecento, la Divina Eleonora. Affidandosi a un immaginario evocativo e a una espressività armonica e liricizzata, Daniela Musini restituisce al lettore una testimonianza che sembra uscire dalla pagina, per materializzarsi in tutta la sua dirompenza ed efficacia comunicativa. Centrato su un uso icastico e figurativo del linguaggio, il tono descrittivo della parola non tende mai alla banalità e alla mera rappresentazione, ma si esprime attraverso un gioco tra più voci che sembrano riattualizzare, in una sorta di rituale dell’immaginazione, l’immanenza di un vissuto artistico ed emotivo ricco di echi e di pathos.”

Martinsicuro, Torre di Carlo V

Martinsicuro, Torre di Carlo V

La Targa d’oro conferitole a Martinsicuro si va ad aggiungere ad altri prestigiosi riconoscimenti assegnati alla Musini nel corso degli anni, quali la Medaglia di bronzo al Premio Firenze 2003, il 1° posto al Premio Letterario Internazionale “Garcia Lorca” di Torino 2004, la Coppa Sarah Ferrati 2008 per Autori di Teatro, il Premio Internazionale “Donna dell’anno 2008 per la Cultura” a Lugano, il Premio Internazionale “Adelaide Ristori” a Roma, il Premio Luce dell’Arte per il Teatro 2012 di Roma (al monologo “Gabriele ed Eleonora. Una passione scarlatta” tratto dal libro).  “Mia Divina Eleonora” è andato in scena nel 2010 con Daniela Musini nelle vesti della Duse e Paola Gassman in quelli di Sarah Bernhardt e, sotto forma di monologo, allestito tuttora dall’artista abruzzese in tutto il mondo, con entusiastici consensi. Nata a Roseto degli Abruzzi, due lauree – in Lingue e Letterature straniere e in Lettere Moderne – diplomata in pianoforte, alla verve creativa di scrittrice (I cento piaceri di d’Annunzio; Lucrezia Borgia. Misteri, intrighi e delitti) e di autrice teatrale (cinque i suoi testi per il teatro), Daniela Musini associa un formidabile talento d’attrice, anzi di interprete di rara sensibilità. Il tema della donna è quello che più l’intriga, anche nella sua attività in incontri e conferenze sulla poesia al femminile. Come pure sulla seduzione, con le donne più importanti nella storia: Cleopatra, Messalina, Lucrezia Borgia, Madame de Pompadour, Mata Hari, per citarne alcune. La Musini cura direttamente la programmazione, in Italia ed all’estero, dei propri recital e degli spettacoli teatrali. Con tre di essi sta girando il mondo: “Omaggio a l’Imaginifico”, dove l’attrice declama suggestivi brani tratti dalle più belle opere del Vate; “Amori e fulgori di Gabriele d’Annunzio”, in cui dà corpo e voce a sette donne, le più amate dal Poeta; infine “Gabriele ed Eleonora. Una passione scarlatta”, lacerti dell’appassionata e tormentata relazione dello scrittore, drammaturgo e poeta con la Duse, la più grande attrice teatrale di tutti i tempi. Queste sue tre produzioni Daniela Musini ha portato all’estero, negli Istituti italiani di Cultura di di Berlino,  Istanbul, Ankara, Colonia, Lione, San Pietroburgo, Kyoto, presso l’Ambasciata d’Italia a Cuba, l’Accademia di Musica della Bielorussia a Minsk, il Teatro dell’Opera di Varsavia, i Consolati d’Italia a Philadelphia e a Pittsburgh. In quest’ultima città, dove Eleonora Duse morì durante la sua ultima tournée, l’anno scorso Daniela Musini ha messo in scena “Gabriele ed Eleonora. Una passione scarlatta”, spettacolo da lei stessa scritto e diretto, in cui interpreta proprio la Duse. Un vero trionfo per l’attrice, musicista e scrittrice abruzzese, che le è valso un singolare riconoscimento in suo onore da parte del City Council di Pittsburgh, negli States: la proclamazione del 1° giugno 2012, data della straordinaria performance della Musini, quale Eleonora Duse Day. PREMIO MARTINSICURO 3 (1) La Targa d’oro conferitole a Martinsicuro va ad aggiungersi ad altri prestigiosi riconoscimenti assegnati all’artista nel corso degli anni, quali la Medaglia di bronzo al Premio Firenze 2003, il 1° posto al Premio Letterario Internazionale “Garcia Lorca” di Torino 2004, la Coppa Sarah Ferrati 2008 per Autori di Teatro, il Premio Internazionale “Donna dell’anno 2008 per la Cultura” a Lugano, il Premio Internazionale “Adelaide Ristori” a Roma, ,il Premio Luce dell’Arte per il Teatro 2012 di Roma (al monologo “Gabriele ed Eleonora. Una passione scarlatta” tratto dal libro).  “Mia Divina Eleonora” è andato in scena nel 2010 con Daniela Musini nelle vesti della Duse e Paola Gassman in quelli di Sarah Bernhardt e, sotto forma di monologo, allestito tuttora dall’artista abruzzese in tutto il mondo, con entusiastici consensi. Dunque un’artista poliedrica e versatile, Daniela Musini, che porta nel mondo la cultura italiana attraverso la vita e le opere di Gabriele d’Annunzio, i suoi amori ed i suoi personaggi. Non mancando mai d’annotare, con un orgoglio tutto abruzzese, che dopo Dante Alighieri è proprio Gabriele d’Annunzio lo scrittore più conosciuto all’estero. E del Vate lei è ormai la musa più acclamata. Goffredo Palmerini