Toccante Via Crucis celebrata dal Papa sulla spiaggia di Copacabana a Rio

Papa Francesco parla al cuore della gente e commuove. “Gesù si unisce a tanti giovani che hanno perso la fiducia nelle istituzioni politiche e hanno perso la fede nella Chiesa”, ha affermato il Pontefice ricordando che Cristo “accoglie tutto con le braccia aperte, carica sulle spalle le nostre croci e ci dice: Coraggio, non sei solo a portarle”.

Lungo il litorale di Copacabana, oltre un milione di persone, una marea di giovani. Ogni stazione tocca alcune delle tante croci quotidiane di uomini e donne, delle giovani madri, dei carcerati, dei ragazzi morti di morte violenta, dei giovani malati terminali. C’è anche una meditazione dedicata ai nativi digitali e il rischio che diventino “ostaggi” della rete, in grado di “manipolare” la loro intelligenza. Con la croce, spiega Papa Bergoglio, “Gesù si unisce alle famiglie che sono in difficoltà, che piangono la perdita dei loro figli”. “Come nel caso dei 242 giovani vittime a Santa Maria”, l’incendio nella discoteca avvenuto il 27 gennaio scorso. “Che soffrono nel vederli preda di paradisi artificiali come la droga; con essa si unisce a chi è perseguitato per la religione, le idee, o semplicemente per il colore della pelle; in essa – aggiunge – Gesù si unisce a tanti giovani che hanno perso la fiducia nelle istituzioni politiche perché vedono egoismo e corruzione e hanno perso la fede nella Chiesa, e persino in Dio, per l’incoerenza di cristiani e di ministri del Vangelo”. “E quanto fanno soffrire Gesù le nostre incoerenze”. “Nella croce di Cristo – ricorda ancora il Papa – c’è la sofferenza, il peccato dell’uomo, anche il nostro, e lui accoglie tutto con le braccia aperte, carica sulle spalle le nostre croci e ci dice: Coraggio, non sei solo a portarle, io le porto con te e io ho vinto la morte e sono venuto a darti speranza, a darti vita”.