Napoli, finti poveri 50 associazioni cancellate dalla lista

“Pulizia” operata dalla Caritas diocesana che si occupa di aiutare, attraverso la consegna di cibo, gli istituti religiosi e altri enti e associazioni che ne hanno bisogno. A rifornirsi ai banconi del Cair anche una serie di associazioni la cui ragione sociale “non era propriamente riconducibile a categorie di bisognosi”.

I “predatori” a discapito dei bisognosi si accaparravano quintali di pane, pasta, riso, biscotti, marmellata, latte, formaggio e tutto quello che arriva nel frigorifero del Cair grazie alla solidarietà dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, ente statale che si occupa, tra l’altro, della distribuzione dei fondi dell’Unione europea ai produttori agricoli. Attualmente usufruiscono del cibo del Cair circa duecento enti fra parrocchie, conventi, cooperative sociali, scuole materne e altre associazioni che dimostrano di fornire assistenza a particolari categorie di soggetti. L’adesione al programma di aiuti è semplice, basta una comunicazione al Cair all’inizio di ogni anno compilando alcuni moduli e pagando una quota di sottoscrizione pari a circa cento euro. Da quel momento è possibile rifornirsi gratuitamente di tutto quello che l’Agea mette a disposizione del Centro di assistenza. Al momento sono state “cancellate” oltre 5 associazioni.