Rissa in spiaggia, coinvolto anche un bagnino

La boa di uno stabilimento privato, in una domenica di metà luglio, può far gola a chiunque. Anche ai bagnanti della spiaggia libera. Precise disposizioni, però, impongono al bagnino di fischiare i non clienti perché quella boa è riservata. Solitamente, l’abusivo si scusa per il richiamo e scende, magari anche con un tuffo, dalla boa privata. Solitamente ma non sempre, però. Perché accade, sempre in quella domenica di metà luglio, che da quel richiamo (obbligato) scaturisca una rissa tale da rendere necessario l’intervento di ambulanza e Polizia. Siamo a Vesima, dove le spiagge libere si intramezzano ai tre stabilimenti privati (tutti provvisti di boa, ndr), nel primo pomeriggio di domenica. Uno dei due bagnini dello stabilimento Lido di Vesima, notando due bagnanti della libera sulla boa, come da regolamento, fischia e indica di scendere. Le due persone che erano sopra, dopo essere tornate a riva, anziché raggiungere la propria famiglia, si avvicinano all’ombrellone del bagnino e, con fare aggressivo, chiedono il motivo di quel richiamo. Ne scaturisce una lite che degenera in una rissa. Ad avere la peggio è proprio il bagnino, che viene colpito in volto e per il quale si rende necessario l’intervento dell’ambulanza. In spiaggia sono intervenuti otto agenti di Polizia che, dopo aver placato gli animi, hanno ricostruito la vicenda parlando con entrambe le parti e raccogliendo le testimonianze.