Milano, morto Giuseppe Rotelli patron dell’azienda ospedaliera di San Donato

“Circondato dall’affetto dei suoi cari, la moglie Gilda i figli Paolo Marco e Giulia e dei suoi più stretti collaboratori, alle ore 19 e 10 è venuto a mancare il professor Giuseppe Rotelli” si legge in una nota stampa. Giuseppe Rotelli “da oltre due anni lottava contro una malattia che non gli ha impedito di essere nel pieno della sua attività sino all’ultimo”. Era il patron del Gruppo San Donato e negli ultimi mesi aveva “preso” il San Raffaele. Rotelli era anche azionista di peso del gruppo editoriale Rcs.

Giuseppe Rotelli era nato a Pavia il 30 marzo 1945. Dopo la laurea in giurisprudenza si era avviato alla carriera di giurista. La storia parte agli inizi del ‘900, con il nonno Marco Sacchi commerciante di generi alimentari che, da una piccola attività, continua a crescere e guadagnare puntando anche sul genero, Luigi Rotelli, medico, papà di Giuseppe. Insieme nel 1957 sono tra i fondatori dell’Istituto di Cura Città di Pavia. Il dottor Rotelli nel 1967 decide di creare alle porte di Milano l’Ospedale di cui il figlio Giuseppe prende le redini nel 1980, abbandonando la carriera di giurista. Il Gruppo Ospedaliero San Donato oggi ha 18 stabilimenti in Italia, di cui 17 in Lombardia, due Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, 3.956 posti letto, 9.012 addetti di cui 2.275 medici specialisti.

Nel 2006 l’ingresso tra i soci stabili di via Solferino attraverso la finanziaria di famiglia Pandette con il 5,065% dei diritti di voto. A dicembre 2010 Rotelli debutta nel cda di Rcs dopo le dimissioni di Marco De Luca, entrato in rappresentanza di Pandette occupando il seggio destinato all’azionista di minoranza. Nel 2012 salva il San Raffaele dal fallimento offrendo 405 milioni di euro. Fino ad oggi, con un investimento da 53,7 milioni di euro, è il primo azionista di Rcs con una quota pari al 16,55% dei diritti di voto.