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Ci sono cose alle quali si può rinunciare e altre delle quali se ne potrebbe pure fare a meno, ma alla dignità dell’uomo non si può, sarebbe impossibile. Eppure in questi ultimi anni calpestare questa è divenuta una prassi, della quale non è possibile farne a meno. Il tempo è passato ugualmente e molte cose sono cambiate o addirittura andate perdute ed è stato come vivere dentro un teatro dell’assurdo nel quale abbiamo assistito a certi meri spettacoli, costretti pure a guardare e ascoltare il recitante o la recitante raccontare la sua novella, mentre noi in realtà sia prima che adesso siamo ancora con le “ pezze al culo”. Viene voglia di piangere! Perché solo questa ci è rimasta, altrimenti la rivolta. Il guaio è stato del non essersi resi conto a prescindere il club di appartenenza ideologica dall’essere stati presi per il culo non da poco tempo ma da sempre, tanto è vero che abituati a essere in questa condizione non ce ne siamo resi conto, ma nemmeno siamo più in grado di distinguere una verità da una bugia….. siamo proprio fregati! Ovunque nel mondo si verificano sommosse contro il sistema e questa panoramica farebbe intendere a seconda della personale interpretazione quanto critico e fragile sia un equilibrio, poiché il sistema stesso se non si rinnova o si modifica entra in crisi e questo è accaduto. Ora si da la caccia alle streghe, si cerca il colpevole di questo nostro grande “ Caporetto” quando il vero colpevole è sotto i nostri occhi: il popolo italiano! E come è stato da me più volte menzionato nei miei diversi editoriali, il vero nemico dell’Italia è il suo popolo. Siamo capaci di grandi gesti, e allo stesso pari abili a fregare lo stato come se questo fosse una cosa a se! Quando è esattamente il contrario, lo stato siamo noi, il popolo; e ogni mancanza da parte nostra si ripercuote su tutto il sistema che ormai è quasi impossibile recuperarlo. Troppe cose del passato lasciate ai posteri si sono accumulate e oggi che si sono sommate alle odierne hanno reso le cose ancora più difficili. Cosa fare? Nulla di più se non dal ripartire da zero, fare un bel reset del sistema operativo e riavviare il sistema, ovvero mandare affanculo l’Europa e i suoi dictat che qui ci hanno portato. Evitare pure di vedere la televisione, tanto a che serve? Da quella scatola magica escono fuori solo pensieri e giudizi di dottori e professori che alternandosi al capezzale di questo malato cronico Italia hanno formulato linee di guarigione ( mettendocela in quel posto) senza a nulla approdare e le nuove menti, i geni, non hanno idee geniali per uscire fuori dal cerchio magico in cui giace questo paese affamato, derubato e con le pezze al culo. Quindi la medicina migliore per guarire sarà il sano: reset del sistema! Vale a dire facciamogli dei bei clisteri di glicerolo e liberiamolo dall’imbarazzo di stomaco: facciamolo cagare!