Mileto, un concerto del coro di voci bianche ha chiuso le attività didattiche della primaria

La pedagogista Maria Montessori aveva compreso che  il bambino rappresenta “il padre dell’uomo”, messaggero di pace in un mondo rinnovato, che ripudia la guerra, la violenza e che promuove la solidarietà, l’amore, la fratellanza e l’accoglienza . Questo significa aprire le porte ad una palingenesi dell’umanità. Questo spirito è stato avvertito nella manifestazione conclusiva che si è svolta nei giorni scorsi al “Foro Boario” di Mileto organizzato dall’Istituto comprensivo di Mileto in collaborazione dell’associazione culturale “Controcorrente” e voluto della dirigente scolastica Marisa Piro insieme a tutto il corpo docente e alle famiglie.  Al centro i bambini della scuola primaria “Morabito” protagonisti con la musica, il canto e alcuni balli tradizionali calabresi, con risultati molto soddisfacenti e al di là di ogni aspettativa.

Nei tantissimi presenti (genitori, parenti e cittadini), che hanno assiepato l’anfiteatro (circa 500 spettatori), sono riusciti a creare un effetto di grande suggestione e di colore. Infatti quasi centocinquanta bambini si sono esibiti in costume. Ad aprire lo spettacolo alcuni balli che fanno parte della classica tradizione popolare calabrese accompagnati dalla musica di Mimmo Cavallaro; poi il coro di voci bianche, diretti dal maestro Domenico Ventrici, che ha dato vita ad un concerto. Nel repertorio brani che fanno parte del patrimonio canoro e musicale mondiale e che esprimono messaggi di amore e di solidarietà e che richiamano i valori umani e i sentimenti universali, come My heart will go on (Celine Dion), Goccia dopo goccia, La bella e la bestia, Il silenzio (del coro Antoniano) La preghiera (Andrea Bocelli), Le tagliatelle di nonna Pina (Zecchino d’oro), L’amico è (Dario Baldan Bembo) , Gelato al cioccolato  (Pupo), Balla (Umberto Balsamo,) Azzurro (Celentano), Spagna  (Mimmo Cavallaro), ed infine l’Inno di Mameli. I balli calabresi sono stati curati dall’esperta di Motoria Maria Rosaria Razza.

La manifestazione ha rappresentato il momento clou dell’anno scolastico, l’epilogo del lungo itinerario che ha visto maestri e discenti protagonisti di questo importante viaggio che è la scuola in una età molto particolare e importante per la crescita emotiva e cognitiva dei bambini. Di questo messaggio si è fatta interprete la dirigente a nome di tutti i docenti e gli operatori scolastici che sentono la grande responsabilità culturale, umana, sociale e psicologica di questa loro missione, ringraziando tutti per l’importante lavoro compiuto e tutte le famiglie per l’indispensabile collaborazione. In particolare ha sottolineato che nella composizione del coro non era importante la componente dell’intonazione, ma che i bambini si aprissero attraverso il canto e avessero avuto tutti l’opportunità di formarsi come soggetti ricchi di emozione. Anche il maestro Ventrice (nella veste di direttore del coro come esperto e che ha curato la preparazione del coro), ha voluto sottolineare come il progetto “Canto anch’io” non era un progetto per la costituzione di un coro,  ma un coro che aveva all’interno un progetto per dare l’ opportunità a tutti i bambini di emozionarsi e percorrere la strada dei valori e che in questo percorso tutti gli insegnanti hanno collaborato nel riconoscimento dei propri  ruoli e ciò ha permesso che ognuno potesse crescere; infine ha affermato che la scuola primaria di Mileto “non può che definirsi di qualità”. La manifestazione è stata presentata dalla collaboratrice delle dirigente Maria Malfarà. A chiudere lo spettacolo il tradizionale ballo dei giganti realizzati sempre dai ragazzi dell’istituto comprensivo.