Berlusconi cancella il Pdl pronto un partito più leggero

Il Cavaliere tornato a Roma ha convocato lo stato maggiore di via dell’Umiltà per tentare di riportare il sereno nel PdL, scosso da malumori e diverse visioni sul destino del partito stesso. Il Cavaliere, viene riferito, ha confermato ai presenti la decisione di cambiare sede. A fine giugno scade il contratto di affitto per l’immobile di via dell’Umiltà. I soldi scarseggiano e c’è la necessità di stringere la cinghia. Da qui la decisione di trasferirsi in una sede più “economica”. Il luogo prescelto è un immobile a San Lorenzo in Lucina.

Silvio Berlusconi ha confermato che si andrà verso l’azzeramento delle cariche regionali del PdL, sempre nell’ottica di risparmiare ma, soprattutto, per individuare nuove forme di reperimento di risorse in vista dello stop al finanziamento pubblico dei partiti. Basta coordinatori locali. Saranno sostituiti da imprenditori già radicati sul territorio con una loro rete di contatti e in grado di trovare fondi.

Il Cavaliere non ha escluso di procedere ad una operazione di restyling del PdL. Varie le ipotesi in campo, l’ex premier non sarebbe entrato nei dettagli, ma avrebbe garantito che non ci saranno stravolgimenti. L’intervento a cui si sta ragionando, però, riguarderebbe anche il nome. All’ex premier il logo PdL non è mai andato a genio e ai partecipanti al vertice avrebbe spiegato che si stanno studiando varie possibilità compresa quella di un ritorno al logo di Forza Italia.