Fate Vobis

La moralità non è scienza come le altre scienze, ma implica come le altre un complesso di dati fisici, sperimentali, culturali, di cui va presa coscienza e per ciascun complesso di dati e di esperienze che sul piano morale costituisce quello che ciascuno è – un insieme di conoscenze e di esperienze-, la capacità ( virtù) di sapere coordinare, volta a volta, quei dati complessi nel modo migliore,sì dà sapere (scienza), ogni volta come è bene agire. Quindi l’uomo è uomo in quanto insieme di affetti, in quanto ciascuno è più di uno e gli altri sono anche noi, sì come noi siamo anche gli altri. La virtù allora, in quanto scienza è, ad un tempo, moralità. Ma è un’altra storia. Ma non è un’altra storia la moralità politica, la quale vive di dialettica, mette in dubbio, fa arrossire, vergognare di se. Ma in realtà essi, i politici, non sanno niente di politica perché non sapendo ragionare, non conoscono che se stessi e si equidistanziano, non sono virtuosi, morali. La stessa politica, dunque è tale in quanto si risolva nell’unica virtù, nel sapere il bene e il male, si come tutte le altre virtù ( la pietà,il coraggio,l’amicizia…. ) tutti, perciò, sotto questo aspetto volta a volta sapersi inserire bene, ciascuno per ciò che gli compete, nel giuoco delle parti che è ciascuno di noi ( sé e gli altri assieme) siamo, in quanto uomini ( non disarticolate immagini, parole, impressioni, ragioni in libertà, universi chiusi in sé, politici. Ma c’è un’altra questione assai più grave, La violenza contro le donne! La violenza contro le donne è violenza perpetrata contro le donne ed è ritenuta una violazione dei diritti umani. Questo termine ( in generis) è usato per definire la violenza contro le donne, ma è molto di più poiché in essa c’è anche la violenza contro soggetti minorenni. Parlare della violenza su donne e minori, significa mettere in luce la dimensione “ sessuata “ ma anche del rapporto tra uomini e donne storicamente diseguali che hanno condotto gli uomini a prevaricare e discriminare le donne. Nel 1993 la “ Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne” Art. 1 così recita: “ Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verisimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata. >> Belle parole, ben scritte solamente. La violenza alle donne solo da pochi anni è diventato tema e dibattito pubblico, mancano politiche in contrasto alla violenza alle donne, ricerche, progetti di sensibilizzazione e di formazione. Le ricerche compiute negli ultimi dieci anni dimostrano che la violenza contro le donne è endemicanei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo. Le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali, e a tutti i ceti economici. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita.E il rischio maggiore sono i familiari, mariti e padri, seguiti dagli amici: vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro o di studio. Varie forme di violenza. Esiste la  violenza domestica esercitata soprattutto nell’ambito familiare o nella cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, atteggiamenti persecutori, percosse, abusi sessuali, delitti d’onore, uxoricidi  passionali o premeditati. I bambini, gli adolescenti, ma in primo luogo le bambine e le ragazze adolescenti sono sottoposte all’incesto. Le donne sono esposte nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro a molestie ed abusi sessuali, a stupri e a ricatti sessuali. In particolare verso le lesbiche sono agiti i cosiddetti “stupri correttivi”. In molti paesi le ragazze giovani sono vittime di matrimoni coattimatrimoni riparatori e/o costrette alla schiavitù sessualementre altre vengono indotte alla prostituzione forzatae/o sono vittime di tratta.  Insomma ce da stare allegri molto! Forse si farebbe bene a pensare che a quegli uomini che si macchiano di questi crimini di fargli fare una passeggiata allo stadio, ove un palo e una sedia e un plotone d’esecuzione li attenderebbero. Più spazio nelle carceri e strade più sicure! Pensateci.