L’Aquila città mutata, convegno dei sociologi italiani nel capoluogo d’Abruzzo

Martedì 28 maggio si è tenuto il 2° Convegno regionale ANS (Associazione Nazionale Sociologi)  “L’Aquila città mutata” presso l’aula magna del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila, organizzato  dall’Atletica L’Aquila ASD e culturale. Ad aprire il convegno, dopo i saluti di rito, è stato il prof. Raffaele Colapietra che ha registrato, attraverso il racconto dell’evolversi della storia aquilana tra l’800 e il ‘900, i mutamenti della società e della cultura della città dell’Aquila, che oggi si trova alle prese con una difficile e complicata ricostruzione post-sisma.L’intervento successivo, del giornalista Angelo De Nicola, ha posto quindi l’accento proprio sulla comunicazione della tragedia aquilana nelle tre fasi: del prima, dell’immediato post-sisma, e poi della fase che ancora oggi stiamo vivendo. In particolare il giornalista de Il Messaggero, ha posto l’accento su tutti gli errori compiuti dalla comunicazione istituzionale e dai media, a cominciare dall’aver incentrato l’attenzione sulla casa dello studente, cancellando così il “brand” di L’Aquila città universitaria.Dopo l’intervento del Governatore delle Misericordie dell’Aquila, Amiterno e Forcona, Francesco Ciotti, che ha raccontato l’attività svolta dai volontari in questi anni all’Aquila, la presidente di Policentrica Onlus Antonella Marrocchi  ha parlato di una struttura reticolare debole di relazioni sociali, di una frammentazione esistente già nel pre-terremoto  e  della mancanza di una cultura della cooperazione.A seguire la prof. Lina Calandra, responsabile del laboratorio Cartolab del Dipartimento di Scienze Umane dell’ateneo aquilano, ha illustrato i primi risultati di uno studio attraverso questionari face to  face, da cui purtroppo è emerso che il 56% dei giovani aquilani intervistati hanno manifestato  l’intenzione in futuro di trasferirsi in un’altra città. Viviamo tutti in una condizione continuamente mutante, non esiste più il rapporto di prossimità, fiducia, viviamo in una situazione di “ingiustizia spaziale”. La ricerca scientifica nel post-sisma può diventare catalizzatore di processi politici  e sociali  e di interfaccia tra politica e società per il governo dell’incerto.Infine, è stato presentato il primo numero dei quaderni in mutazione, una raccolta degli atti del convegno ANS dello scorso anno, un’iniziativa dell’Atletica L’Aquila, curati da Paola Aromatario, vice Presidente dell’Atletica L’Aquila e cultore della materia per ANS Abruzzo. Hanno presenziato il convegno Walter Capezzali, Presidente della Deputazione di Storia  Patria negli Abruzzi e in rappresentanza della Fondazione Carispaq,  Goffedo Palmerini, Presidente ANFE Abruzzo, Luciano Perazza, in rappresentanza del CONI regionale e provinciale, l’Assessore allo Sport del Comune dell’Aquila, Emanuela Iorio, e il Presidente Nazionale ANS, Pietro Zocconali.

Corrado Fischione