Si velocizza sulla riforma della legge elettorale

Pino Pisicchio anticipa che sulla legge elettorale “l’unico riferimento sarà quello ad una riforma ampiamente condivisa. Ma non ci saranno esperimenti tecnici, bensì’ solo procedurali”. La maggioranza, si legge nella mozione, “impegna il Governo a presentare alle Camere, entro il mese di giugno 2013, un disegno di legge costituzionale” per avviare una “procedura straordinaria rispetto a quella di cui all’articolo 138 della Costituzione”, per l’istituzione della Commissione dei 40. “Il Disegno di Legge – si legge nella mozione – dovrà prevedere adeguati meccanismi per un lavoro comune delle due Camere”.

La linea di confine è fissata in 18 mesi dall’avvio dell’esame parlamentare sulle riforme costituzionali. E’ il termine temporale previsto dalla mozione di maggioranza depositata in Parlamento. Nel testo del documento si specifica che, fermo restando il diritto dei parlamentari di presentare emendamenti, deve essere “assicurata la certezza dei tempi del procedimento, con l’obiettivo di garantire che l’esame parlamentare sui Disegni di Legge di riforma si concluda entro 18 mesi dall’avvio”.

Nessun riferimento esplicito, le parole “clausola di salvaguardia” non compaiono. Nelle premesse della mozione di maggioranza, quando si parla di riforma elettorale coerente con le riforme costituzionali, all’ultimo capoverso, si legge che “qualora si realizzino condizioni che rendano urgente un intervento in materia, occorrerà che lo stesso sia ampiamente condiviso”.