Taranto, Ilva dimissioni cda possibili 40 mila licenziamenti

Tutela dell’ambiente e della salute da un lato e garanzia dell’occupazione dell’altro. E’ la “battaglia” che dura da tempo sulla “pelle” dei tarantini e non solo. In queste ore un nuovo capitolo del caso Ilva. Il cda dell’azienda ha rassegnato le dimissioni in polemica con il provvedimento di sequestro dell’azienda emesso dal Gip di Taranto. L’azienda, inoltre, ha dato mandato ai propri legali di impugnare l’atto del giudice. Con i sequestri disposti dal Gip “sono a rischio 24 mila posti di lavoro diretti, 40 mila con l’indotto”, fanno sapere fonti Ilva. “Si sta mettendo in pericolo tutto”.

Le dimissioni dei consiglieri Bruno Ferrante, Enrico Bondi e Giuseppe De Iure, informano dall’azienda, avranno effetto dalla data dell’assemblea dei soci, che il Consiglio ha convocato per il 5 giugno alle 9.