Perugia, è morto Bruno Signorini, straordinario protagonista dell’architettura moderna

“Profondo cordoglio” è stato espresso dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per la morte dell’architetto Bruno Signorini, “una grande figura dell’architettura e dell’arte italiana”. La presidente Marini, a nome suo personale e della Giunta regionale, ha inviato telegrammi di cordoglio alla vedova, Paola Gabriella Frenguelli, ed ai figli Giovanna, Francesco e Filippo.

“Bruno Signorini  – afferma la presidente Marini – è stato uno straordinario protagonista della storia dell’architettura moderna e dell’arte italiana, dunque un uomo di cultura. Personalità raffinata, colta, di grande rigore morale. Doti che egli ha riversato nella sua lunga attività di architetto, ma anche di docente dell’Accademia di Belle Arti di Perugia che lo ha visto tra i suoi più illustri maestri”.

“In particolar modo – prosegue Marini – di lui ho sempre apprezzato, avendolo conosciuto personalmente ed avendo avuto modo di lavorare con lui, e con il suo studio, soprattutto negli anni in cui sono stata Sindaco di Todi, la rara capacità di saper coniugare la modernità, l’innovazione, il nuovo, con i contesti antichi delle nostre città, dei nostri spazi urbani”.

Per la presidente Marini, “Bruno Signorini ha, dunque, dato una impronta originale ed innovativa alla nostra architettura, ma anche alla stessa evoluzione dell’urbanistica in Umbria, ma anche in Italia ed  all’estero. In molte delle nostre città abbiamo concrete e visibili testimonianze  anche nelle  numerose opere pubbliche da lui disegnate. Tutte opere che si caratterizzano per le loro linee essenziali, pulite, inserite con grande rispetto e coerenza in contesti urbanistici antichi,  e che esprimono anche quel rigore morale che ne ha sempre caratterizzato la sua personalità”.

“Perugia e l’Umbria, ma anche il nostro Paese – conclude la presidente – perdono un testimone e un protagonista fondamentale dell’architettura moderna, che però ci lascia un patrimonio culturale e morale di cui gli saremo sempre grati”.

“Un grande perugino, che nella sua professione ha saputo coniugare le radici culturali dell’Umbria con uno spirito d’innovazione e d’invenzione, aperto e collocato nel paradigma della modernità, che ne ha fatto una figura significativa dell’architettura italiana, capace, nella sua lunga  operosità, di lasciare testimonianze in patria e all’estero, costantemente caratterizzate, nella complessa semplicità del loro rigore espressivo, da una visione chiara e da un’impronta personale sempre riconoscibile”. L’assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco ricorda così l’architetto Bruno Signorini, in un messaggio in cui esprime il cordoglio “per la scomparsa – afferma – di uno dei maggiori protagonisti della vita della cultura umbra, un professionista che ha unito nella sua vivacissima personalità interessi multiformi, che lo hanno condotto alla visione di un’architettura nutrita di arte, di storia e di molteplici fermenti culturali ed espressivi, come testimonia anche la sua attività didattica presso l’Accademia di Belle Arti ‘Pietro Vannucci’. Bruno Signorini – conclude Bracco – è stato un esempio di come il profondo amore per la propria terra sia la premessa per una feconda apertura sul mondo, la via appassionata per fondere nella propria opera il rispetto del passato con il senso del futuro”.