Bernate Ticino, sparatoria al bar Bottazzi Davide Spadari uccide Rocco e Salvatore Pratalotta

L’assassino, Davide Spadari, 38 anni, di Buscate, è un loro ex dipendente licenziato. All’origine dell’episodio violento ci sarebbero diverbi lavorativi. Negli ultimi tempi i rapporti si sarebbero incrinati perché l’uomo, che veniva regolarmente pagato, si sentiva vessato dai suoi capi. “Mi trattavano male, mi mettevano sotto pressione” ha raccontato agli inquirenti. Il datore di lavoro lo avrebbe invitato a non presentarsi più in laboratorio. Ne sarebbe scoppiata una lite violentissima.

Oggi il duplice omicidio all’alba a Casate al bar Bottazzi in via Milano. Tra i tre è scoppiata una violenta lite, culminata con l’esplosione di alcuni colpi di pistola. A terra sono rimasti due uomini, di 47 e 22 anni, i datori di lavoro del killer. Si tratta di Rocco Pratalotta e del figlio Salvatore, residenti a Turbigo, carpentieri del ferro e titolari di una piccola azienda nel settore dell’edilizia. Il padre è stato ferito mortalmente al torace, il figlio è stato colpito alla testa.  

Spadari si è presentato al bar di via Milano dove i suoi titolari erano clienti abituali. Da anni facevano colazione prima di andare al lavoro. In quel momento si è presentato l’ex dipendente armato di pistola e ha subito sparato uccidendoli.Il titolare del bar era al bancone a preparare a caffè quando è avvenuta la sparatoria.

Sul posto sono intervenute due ambulanze, l’automedica e l’elisoccorso, ma per i feriti non c’è stato nulla da fare. Il killer in un primo momento si sarebbe barricato all’interno del bar. L’uomo è uscito dal bar diretto a Cuggiono, prima in auto poi a piedi, per costituirsi ai Carabinieri. Lungo la strada è stato intercettato da una pattuglia che lo ha trovato in stato confusionale. Non ha opposto resistenza e si è consegnato.

Recuperata l’arma, una pistola calibro 7.65 con la matricola regolarmente leggibile. I militari stanno facendo accertamenti per capire se appartenga al killer.