La Spezia, Ingegneria Navale nessuno scippo in gioco un progetto alto, utile alla città e al paese tutto

“Ingegneria Navale alla Spezia. Cosa penso. Penso – dichiara il sindaco della Spezia Massimo Federici – che ci sono commentatori che non sanno molto bene come stanno le cose e da dove vengono le cose e che confondono le cose. Poi vedo che ci sono anche tentativi, credo animati da alcuni che sperano di trovare un po’ d’acqua dove navigare, volti a fare un po’ di rumore nella speranza di potersi mettere alla guida di un qualche possibile movimento. Invece penso che è proprio una bella cosa che i ragazzi del polo Marconi si attivino per difendere il nostro progetto di università alla Spezia. Voglio incontrarli al più presto, ascoltarli e dire loro come stanno i fatti.

Su questo tema – sottolinea Federici – accetto volentieri critiche e suggerimenti, ma lezioni non ne prendo da nessuno. Tantomeno da chi per molto tempo è stato solo alla finestra. In questi anni difficili ho  difeso il nostro polo in tutti i modi. Nel farlo spesso mi sono trovato insieme a pochi. Ora con il Presidente Nascetti e i soci di Promostudi sto portando avanti un’idea forte  per il suo sviluppo e la sua riqualificazione, un’idea che cerca di far convergere le nostre risorse di città di mare per realizzare un centro formativo di eccellenza legato al navale, alla nautica, al marino. Mi sono battuto per far entrare in questo progetto il Distretto delle Tecnologie, l’Autorità Portuale e soprattutto la Marina Militare ai massimi livelli. E ci sono riuscito. Ho incontrato e coinvolto Ministri, con l’ateneo genovese ho aperto una serrata interlocuzione, e lo stesso con la Regione. Pochi giorni fa sono stato dall’Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono nella sua sede romana, per chiedere sostegno e  collaborazione ad un programma che vuole salvare Ingegneria Navale dal rischio di un irreversibile declino cui è attualmente sottoposto, un programma che con il trasferimento alla Spezia si propone di dare un servizio al paese, alla Liguria e alla Università di Genova. Dentro il progetto del nostro Ateneo di riferimento, di realizzazione di un grande politecnico agli Erzelli, noi diciamo che Spezia con le sue risorse può svolgere una parte strategica nell’ambito del navale. Solo Spezia può, ad esempio, garantire un originale e organico coinvolgimento di una Forza Armata come la Marina Militare Italiana,  con tutto ciò che ne consegue. Noi non vogliamo togliere o scippare nulla, ma dare! È così che va posta la questione e chi pensa che le resistenze o le incertezze ancora presenti e rinfocolatesi a Genova si risolvano digrignando i denti, alzando i toni contro i “genovesi cattivi”, in realtà non sta facendo un buon servizio alla causa. Ora – conclude il sindaco – è il momento di far valere le ragioni di contenuto della nostra proposta e di mettere in gioco le nostre risorse. Le realtà e gli enti economici della città, le grandi imprese, dimostrino con i fatti e mettendo a disposizione risorse economiche la propria adesione a una prospettiva importante e qualificante.  E i soggetti sociali e politici dimostrino capacità di unità e di compattezza. Senza furbizie e strumentalità. È in gioco un progetto alto, utile alla città e credo, come dicevo, al paese tutto. Un paese, voglio ricordarlo, che con i suoi 8000 km di costa, con  una storia grandiosa nella cantieristica, rischia progressivamente di non avere neppure un centro di formazione qualificata dedicato al navale”.