Con Anthony Strong Quintet si chiude la XXX stagione di Catania Jazz

Anthony StrongUna chiusura in grande stile quella della XXX stagione di concerti di Catania Jazz: martedì 7 maggio al Catania Sheraton Hotel di Acicastello suonerà il quintetto di Anthony Strong, il pianista e cantante inglese definito dalla critica internazionale la nuova superstar del jazz d’oltremanica. Con lui sul palco Tom Walsh alla tromba, Dave Ohm alla batteria, Jon Shenoy al sax e sessionman d’eccezione il catanese Carmelo Venuto al contrabbasso. Un ritorno per Strong a Catania dopo poco più di un anno, ma questa volta avrà l’onere e l’onore di presentare proprio in questa data unica in Italia il nuovo disco “Stepping Out”, che esce lo stesso giorno nel nostro Paese. In “Stepping Out” quattordici gli standard arrangiati dallo stesso Strong che mettono a fuoco le sue straordinarie doti di pianista e cantante che sa catturare il pubblico con energia e classe.

Hai detto che: <in “Stepping Out” si riflette la mia personalità artistica.> Qualè la tua personalità artistica

Quando ho scritto Stepping Out, speravo che potesse piacere alle persone però in realtà l’ho scritto anche per me, generalmente, scrivo con il cuore. Potrei definire il mio stile musicale tra vecchio e nuovo jazz con accenni di pop, dopo diversi anni di studio potrei definire che il mio gusto musicale è vicino anche alla musica elettrica

Anthony Strong, classe 1984, ancora studente di piano jazz al prestigioso Guildhall School of Music di Londra, era già diventato un musicista turnista molto ricercato, suonando con artisti del calibro di Michael Bolton, Marti Pellow, Beverley Knight e Kyle Eastwood e vestendo i panni di Jerry Lee Lewis nel musical “Million Dollar Quartet”. La sua interpretazione è stata definita da Rod Stewart, appassionato di jazz, «fucking amazing».

Musicalmente, dai del tu al pop o al jazz?

Personalmente penso di essere vicino jazz ma probabilmente potrei sono vicino anche tra il jazz e il pop. Ho studiato jazz contemporaneo all’Università musicale di Londra ma ho sempre amato il soul, il gospel e la musica pop, che gioca un ruolo importante per la mia attività di musicista

Dopo aver firmato per l’etichetta francese Naïve nell’autunno 2012, Strong si è messo ad arrangiare e registrare il nuovo disco che ospita, tra gli altri, il trombettista australiano James Morrison, la leggenda britannica del sax Nigel Hitchcock, il batterista Sebastian De Krom e il bassista Tom Farmer, insieme ad una sezione di fiati e di archi. Il risultato “Stepping Out”, contiene un mix of classici del jazz e di brani swing originali.Anthony Strong2

Hanno detto di te Jamie Cullum: «Grande cantante, e grande pianista»; Michael Parkinson, BBC Radio: «Ha tantissimo talento, ha le carte in regola per essere il prossimo fe-nomeno. Ricordo quando ascoltai un brano promo di Jamie Cullum e ho provato le stesse emozioni ascoltando per la prima volta Anthony Strong». Tutto questo ti lusinga, ti fa paura oppure è un’ esagerazione

Questo è molto carino, sono molto lusingato e cosciente che le cose vanno molto bene, però non do molto risalto a quello che scrivono giornali. Preferisco concentrarmi sulla musica e a migliorarmi. Sei mesi fa avrei detto che questi commenti erano un esagerazione ma adesso non sono più tanto sicuro.

Chi è il tuo pubblico

Il mio pubblico è abbastanza ampio. Nei miei concerti vedo molti studenti, ma anche molte persone mature che amano il jazz classico, comunque se ti piace divertirti, io sono l’artista per te

Tu ami molto il tuo look, è un tuo stile oppure è solo un’esigenza

Si è vero, lo faccio sempre, tutti i giorni, una cosa innata in me, che è cresciuta con la mia carriera. Mi piace aver uno stile che mi faccia apparire sempre in forma. Penso che è anche un mio dovere avere un aspetto piacevole e attraente, mi piace indossare bei vestiti, grazie anche alla compagnia stilistica Without Prejudice.