Cosenza, la Regione discrimina ancora una volta le Case Famiglie e i Centri Diurno per Minori

“Abbiamo appreso con soddisfazione dalla stampa che, finalmente, dopo anni di richieste, insistenze e denunce, il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti e la sua Giunta hanno deciso di applicare quanto stabilito dalla Delibera n. 458 del 2009 aumentando le rette per le case di accoglienza per ragazze madri. Nello stesso tempo, però, siamo rimasti sconcertati e amareggiati per la persistente, assurda discriminazione attuata nei confronti degli altri servizi come le case famiglia per minori e i Centri Diurni, che pure sono contemplati nella suddetta delibera”.  E’ quanto afferma, in una nota, il presidente del Coordinamento dei Servizi Per Minori Gianni Romeo.

“Siamo, forse -si domanda Romeo- figli di un dio minore? O, forse, chi più grida e sbatte i pugni, riesce a farsi ascoltare di più e ad ottenere ciò che vuole? Possibile mai che in questa regione per potersi vedere riconosciuti i propri sacrosanti diritti bisogna sempre e comunque mettersi sotto l’ala protettiva di qualcuno? Possibile mai che rispetto alla ragione, al buon senso a alla bontà della causa, prevalgano sempre altri criteri che vorremmo capire meglio e che nessuno ci spiega perché, evidentemente, non hanno il coraggio di farlo?”.

“Dopo anni di suppliche e di battaglie, dopo mille viaggi a Catanzaro per incontrare un Governatore che non si è mai fatto trovare –prosegue il presidente del Coordinamento dei Servizi per Minori- adesso ci ritroviamo punto e a capo, presi in giro, raggirati per l’ennesima volta con giochi di parole e con atti fasulli e generici (ci riferiamo alla tanto sbandierata ultima delibera con cui ci avevano fatto credere di aver decretato l’aumento delle rette soprattutto per le case famiglia e per i Centri Diurni), a dover provvedere all’accoglienza e alla cura dei bambini ospiti delle nostre strutture con una retta di 31 euro che è la più bassa d’Italia .

Cosa ha a che fare tutto questo con politica vera e, soprattutto, con la giusta attenzione verso chi da anni si prodiga con sacrificio e abnegazione per i più deboli, gli ultimi e gli indifesi, ossia i bambini e le bambine che non hanno la fortuna di avere una famiglia?”

“Chiediamo con forza –conclude Romeo- che venga immediatamente ripristinato lo stato di diritto  e che cessino le discriminazioni e le ingiustizie. Per l’ennesima volta chiediamo a Scopelliti un incontro urgente, che fino ad oggi è stato impossibile. Nei prossimi giorni andremo, ancora una volta, a presidiare Palazzo Alemanni per gridare alla Calabria intera e al Paese l’ingiustizia e l’indifferenza di una classe politica sempre più distante e lontana dai problemi e dai bisogni veri della gente”.