La via lattea, dalle stalle alle stalle, i bambini delle scuole primarie a contatto con la natura

«Ci sono i leoni nella fattoria?». Per quanto possa sembrare assurda come domanda la verità è che molti bambini che vivono in città non hanno mai avuto modo di vedere e toccare alcun tipo di animale se non uno domestico. In questo scenario si pone il nuovo progetto “La via lattea, dalle stelle alle stalle” dell’Associazione culturale Azimut per Roma Capitale (Dipartimento Tutela ambientale e del verde – Protezione civile – U.O. Promozione dell’ Agricoltura). Il progetto, che partirà giovedì 2 maggio e continuerà per tutto il mese, coinvolge le prime classi delle scuole elementari della Capitale. I bambini saranno accompagnati dagli insegnanti nelle aziende agricole comunali Tenuta del cavaliere Lunghezza e Tenuta agricola di Castel di Guido e in questi spazi incontaminati, poco lontani dal caos cittadino, verranno coinvolti in laboratori per la promozione e conoscenza del latte e dei suoi derivati. Nelle due tenute, le più grandi per estensione gestite dal comune di Roma, i bambini potranno incontrare e capire l’habitat degli animali nella fattoria e vedranno le dinamiche delle produzioni biologiche. La tenuta di Castel di Guido Questa grande tenuta dell’agro romano, che sorge a sud della via Aurelia a 15 km dal centro storico, si estende per oltre 2000 ettari lungo le fasce collinari di transizione verso la pianura costiera. Ricade all’interno della Riserva Statale del Litorale Romano ed ha un notevole interesse ambientale e produttivo. Vi si pratica la coltivazione biologica di cereali (grano, orzo, farro ecc.) e di colture foraggere, l’allevamento di bovini maremmani al pascolo, Frisone (vacche da latte) ed il maiale nero. Provvista di un moderno caseificio, produce latte biologico e formaggi. La tenuta, inoltre, è un’oasi ornitologica gestita dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). La tenuta del Cavaliere di Lunghezza Situata al Km 17 della Via Tiburtina, la Tenuta del Cavaliere è uno dei luoghi più suggestivi della campagna romana. La zona, di grande interesse archeologico, si presenta come un’oasi naturale incontaminata, lambita dalle serpentine curve del fiume Aniene; di fronte si trova il Castello di Lunghezza. L’attività principale è l’allevamento dei bovini e Frisone (bovini da latte), collateralmente è stata sviluppata la coltivazione del foraggio necessario all’alimentazione dei bovini e la pratica di colture di cereali come grano, orzo, mais e avena.