L’attentatore calabrese Luigi Preiti è di Rosarno. E’ giunto stamani in treno dalla Calabria

L'attentatore“Freddo” e “lucido”. Così viene definito l’attentatore calabrese da un addetto alla sicurezza che ha partecipato all’arresto. Appena bloccato ai militari Luigi Preiti ha chiesto “per favore, allentatemi le manette, non sento il braccio”. Le indagini in corso stanno accertando come Preiti sia arrivato a Roma, quando e se possa aver goduto di complicità durante la sua permanenza nella Capitale.

L’uomo che ha sparato è Luigi Preiti, 49 anni, di Rosarno residente in Piemonte. Non avrebbe precedenti penali ma in passato avrebbe avuto problemi con la legge. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato in cura per problemi psichici, anche se da Rosarno parenti ed amici smentiscono la notizia. E’ arrivato nella piazza in giacca e cravatta e ha cominciato a sparare. Preiti è stato immobilizzato da altri Carabinieri e portato al San Giovanni per una contusione alla testa, dove si trova in stato di fermo. Il rosarnese, separato dalla moglie, di professione fa il manovale e da poco tempo aveva perso il lavoro. Non aveva il porto d’armi. La pistola usata è un calibro 7,65 e ha la matricola abrasa. Luigi Preiti è arrivato a Roma domenica mattina in treno da Rosarno. I parenti non ne sapevano nulla.

L’uomo è tornato a vivere a Rosarno, in Calabria, con i genitori circa due anni fa. Lo ha riferito il fratello Arcangelo che vive ad Alessandria. Dopo essersi trasferito in Piemonte negli anni Novanta, Preiti si è sposato e la coppia ha avuto un figlio, che ora ha dieci anni. Poi due anni e mezzo fa si è separato dalla moglie ed ha scelto di tornare a vivere a Rosarno, con i genitori. La moglie ed il figlio sono rimasti in Piemonte e vivono a Predosa in provincia di Alessandria.