Firenze, apre a Palazzo Coppini il Centro Studi e Incontri Internazionali

Una nuova location per incontri, convention e scambi culturali, ma anche sede di una collezione molto particolare. È l’ultima impresa della Fondazione Romualdo Del Bianco® – Life Beyond Tourism® che ha voluto creare nel cuore di Firenze un altro luogo in cui i 77 Paesi con i quali opera (e non solo) possano incontrarsi e dialogare. Si tratta del cinquecentesco Palazzo Coppini, nell’antica via del Giglio, sede storica della Fondazione, appena ristrutturato e dotato di sette sale per riunioni e convegni, oltre a spazi espositivi e di accoglienza che possono ospitare fino a 150 persone. Il Palazzo sarà sede di un Centro Studi e Incontri Internazionali, laboratorio della Fondazione per gli studi, le ricerche e gli incontri per il dialogo fra culture. L’inaugurazione è prevista per il prossimo 8 maggio (ore 16.30) con la presentazione ufficiale all’Auditorium al Duomo di via de’ Cerretani 54r e la successiva visita al Palazzo Coppini (ore 18.30, in Via del Giglio 10).

Ogni sala è stata dedicata alla memoria di uno degli esperti che hanno contribuito in maniera significativa a far crescere la rete internazionale della Fondazione, oggi estesa in cinque continenti. Ma a Palazzo Coppini si trova anche una collezione particolare che raccoglie memorie, oggetti di artigianato e volumi donati alla Fondazione nel corso del tempo da studenti, professori, rappresentanti istituzionali e amici che sono venuti in Toscana invitati a partecipare alle attività promosse dalla Fondazione. I doni spaziano dai costumi alle maschere tradizionali, dagli oggetti d’arte a pezzi di artigianato e di uso quotidiano, mentre i libri formano una biblioteca rara: oltre 6000 volumi scritti in 10 alfabeti e molteplici lingue, provenienti da tutto il mondo.

Grazie al restauro, si potrà ammirare anche la bellezza architettonica di Palazzo Coppini, tra gli edifici fiorentini di grande interesse. Nell’insieme dei suoi elementi strutturali e di arredo è infatti possibile individuare alcuni periodi fondamentali della città racchiusa dal tracciato delle mura arnolfiane: quello medievale, relativo all’originario fabbricato, il secondo risalente a un ampliamento di epoca cinquecentesca e il terzo, ottocentesco, di gusto neogotico e neorinascimentale.