Napolitano, vero riferimento, senso di responsabilità verso il Paese

“Giorgio Napolitano è oggi la personalità politica di riferimento per la gran parte dei cittadini. Confidiamo che la sua guida e la sua saggezza sappiano aiutare il Paese ad uscire da una fase molto difficile”. Così il presidente della Provincia Luis Durnwalder commenta la rielezione di Napolitano alla Presidenza della Repubblica. Durnwalder lo ringrazia “per il grande senso di responsabilità istituzionale e la generosità che lo hanno indotto a mettere ancora una volta il suo prestigio e la sua autorevolezza al servizio del Paese.”

Nel suo primo commento sulla rielezione del Presidente della Repubblica, Luis Durnwalder ha voluto ringraziare, a titolo personale ma anche a nome degli altoatesini, il presidente Giorgio Napolitano: “La sua assunzione di responsabilità per un secondo mandato al Quirinale è un atto di generosità e responsabilità che accogliamo con la speranza di un nuovo corso in una fase così difficile.” Allo stesso tempo Luis Durnwalder non tralascia di osservare che questa situazione “certifica la debolezza e la litigiosità delle forze parlamentari, incapaci di offrire una soluzione politica alla grave crisi istituzionale e di trovare il consenso su un candidato alla più alta carica dello Stato”.

Davanti a una situazione così frammentata e drammatica, “la disponibilità di Napolitano ad accettare un reincarico è certamente un esempio di saggezza e di coraggio nonché una garanzia per gli interessi del Paese. Non possiamo che essergli grati.” Già nel precedente settennato, non certo facile, “i cittadini, le istituzioni e la comunità internazionale hanno sempre trovato in Giorgio Napolitano un saldo punto di riferimento, che ha dato credibilità all’Italia.” Il Landeshauptmann confida ora che la conferma del Presidente rappresenti anche il passo politico decisivo per la sollecita formazione di un governo che il Paese aspetta da troppo tempo: “Un governo che deve condurre fuori da questo stallo e affrontare questioni economiche, politiche e sociali non più rinviabili.”