Nel mirino di Monti una manovra sui ticket

“Quello sui ticket – sostiene il Ministro Renato Balduzzi – è un allarme che ho lanciato da tempo. Ma non siamo impreparati perché abbiamo lavorato per preparare una risposta” che andrà però trovata dal prossimo esecutivo. Altri due miliardi, spiega il Ministro “non sono sostenibili nè per il forte impatto che avrebbero sugli italiani” che già hanno sborsato nel 2012 4,4 miliardi di euro, ma anche “perché accelererebbero una tendenza che già esiste a rivolgersi al privato-privato”. E se è vero che chi si rivolge al privato “non grava sul servizio pubblico” è altrettanto vero che “il sistema ha bisogno di organizzarsi” e che una”fuga verso il privato “rischia di mettere in forse le caratteristiche proprie del nostro sistema, l’universalità e la globalità della copertura”.

Peraltro, “anche alla luce di quello che si sta verificando sui ticket esistenti non è nemmeno detto che altri ticket possano concorrere all’equilibrio” della finanza pubblica. Seguendo i principi di “economicità, equità ed efficienza” il sistema della compartecipazione ha bisogno di una riforma, “ticket, franchigia, quel che si vuole, purché si prenda una decisione. Non lo possiamo più fare noi ma certamente metteremo a disposizione del prossimo governo il frutto del nostro lavoro”.