Civitanova Marche, triplice suicidio le vittime sono Romeo Dionisi, Annamaria e Giuseppe Sopranzi

Mentre la classe politica italiana continua a “giocare” e “perdere tempo” si moltiplicano i suicidi legati alla crisi economica. Ultimo in ordine di tempo quello di una coppia delle Marche. I due coniugi si sono impiccati a Civitanova Marche in provincia di Macerata.

Romeo Dionisi, 62 anni, era disoccupato mentre la moglie, Annamaria Sopranzi, 68 anni, aveva una modesta pensione. I due si sono impiccati in casa e quando il fratello della donna, Giuseppe Sopranzi, 70 anni, ha scoperto i cadaveri si è diretto al porto, dove si è tolto la vita.

I coniugi suicidi, che abitavano in un appartamento in via Calatafimi, sembra non avessero neppure i soldi per pagare l’affitto. Con la pensione della signora Sopranzi, meno di 500 euro, non riuscivano più a tirare avanti. La coppia non aveva figli. I due hanno lasciato un biglietto in cui chiedono perdono per il loro gesto e indicano il luogo, uno stanzino sul retro del palazzo, in cui trovare i loro corpi. Il biglietto, sul quale i coniugi avrebbero anche lasciato il numero di cellulare della sorella di lei, era stato appoggiato accanto a un’auto, nel garage, in modo da essere visto. Romeo Dionisi, dopo aver lavorato in una ditta edile di Napoli che aveva chiuso, è rimasto senza un impiego e non riusciva a versare i contributi previdenziali obbligatori. Sembra anche che dalla ditta dovesse riscuotere dei soldi, che però non arrivavano. Alla scoperta dei cadaveri dei due coniugi, il fratello della della signora Annamaria, Giuseppe Sopranzi, ha deciso anche lui di farla finita. Sconvolto, si è recato al porto di Civitanova Marche e qui si è suicidato gettandosi in mare. Il corpo privo di vita è stato recuperato dagli uomini della Capitaneria. L’uomo di 70 anni era un muratore e abitava nella casa accanto a quella della sorella e al cognato.