Reggio Calabria, sequestrati 150 milioni a Rocco Musolino il Re della Montagna

Le indagini sono state avviate dai militari dell’Arma nel 2008 dopo il tentato omicidio ai danni dello stesso Musolino, noto imprenditore nel settore dei legnami. Sotto sequestro imprese operanti nei settori dell’industria boschiva e della compravendita e locazione di beni immobili, 84 fabbricati, di cui uno a Roma, 118 terreni e conti correnti. Destinatario del provvedimento Rocco Musolino, di 86 anni, di Gambarie d’Aspromonte, conosciuto come il “Re della Montagna”.

Dalle indagini è emerso come Musolino sia stato più volte interessato per la risoluzione di disaccordi e problemi sorti a Santo Stefano d’Aspromonte e a Reggio Calabria per via di quello che gli investigatori definiscono il “prestigio criminale di cui godeva”. Secondo l’accusa l’imprenditore avrebbe esercitato la propria attività sfruttando i legami con la ‘ndrangheta. Legami che gli avrebbero consentito di operare fino a raggiungere una posizione di sostanziale monopolio, con modalità di sopraffazione e intimidazione tipiche dell’impresa mafiosa, nonché sfruttando le cointeressenze in tutti gli altri settori del mondo politico, economico ed istituzionale.

A Musolino è stato notificato un avviso di conclusione indagini per esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Stesso provvedimento è stato notificato alla sua segretaria particolare Francesca Sinicropi, di 58 anni. Nell’ambito dell’inchiesta sono stati notificati avvisi di conclusione indagini anche a Saverio Pizzimenti, 41 anni, a Giuseppe Frasca, 51 anni e a Rocco Stilo, 61 anni, per avere aiutato Musolino ad eludere le indagini rendendo dichiarazioni false e reticenti ai carabinieri e riferendo al “re della montagna” il contenuto delle loro dichiarazioni.