Cipro boccia il prelievo forzoso dai conti correnti

Un no senza appello con 36 voti contrari, 19 astenuti, nessun sì. Il parlamento cipriota boccia il piano di salvataggio proposto da Ue e Fmi, che prevede un prelievo forzoso straordinario sui depositi bancari ciprioti per un totale di 5,8 miliardi euro. Il no di Nicosia rimette in discussione l’aiuto economico per un totale di 10 miliardi di euro di cui il paese ha disperatamente bisogno per ricapitalizzare le proprie banche ed evitare la bancarotta.

Mentre a Cipro in strada si festeggiava il no del parlamento, il Ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha lanciato un monito contro soluzioni “irresponsabili” di fronte ad una situazione “grave”, mentre con un breve comunicato il presidente dell’Eurogruppo Joroen Dijsselbloem si é limitato a “prendere atto” del no di Nicosia ribadendo che resta valida l’offerta presentata ieri, che prevede la possibilità di salvaguardare i conti sotto i 100.000 euro, aumentando il prelievo su quelli superiori a tale cifra. Il no di Cipro apre ora scenari imprevedibili per tutta l’eurozona.