Gioia Tauro, Fabrizio Pioli colpito alla testa

Il cadavere dell’elettrauto gioiese è stato trasferito dagli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria al Policlinico Universitario di Messina. L’incarico è stato affidato dalla Corte d’Assise del Tribunale di Palmi al dr. Giulio Di Mizio. Il medico legale ha iniziato le verifiche sul corpo. Si dovrebbe proseguire nella giornata di mercoledì e dopo quella data si potrà pure sapere quando si potranno tenere i funerali a Gioia Tauro.

Il medico avrà sessanta giorni di tempo per consegnare la relazione e oltre alle cause della morte di Fabrizio Pioli dovrà effettuare l’esame del dna. Sulla scorta delle informazioni trapelate e riportate dai media locali, pare che nella regione della testa siano state riscontrate due lesioni. Da stabilire se i due colpi sono ferite autonome oppure sono collegate. Nei prossimi giorni arriveranno riscontri più concreti.

Dopo il blocco per una questione di carattere tecnico, le operazioni sul corpo di Pioli sono state avviate. È stata la Corte d’Assise a sbloccare lo stallo nominando un altro medico per l’autopsia al posto di Mario Matarazzo che dovrebbe restare il perito di parte della Procura, individuato in un primo momento dall’ufficio diretto dal Procuratore capo Giuseppe Creazzo.

Alla data della prossima udienza del processo, che si celebra a Palmi, tutta la relazione dovrebbe essere depositata. Anche la Procura, le parti civili e le difese consegneranno le rispettive conclusioni. A giudizio c’è il nucleo familiare di Antonio Napoli, che deve rispondere a diverso titolo dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere del ragazzo, “punito” per la relazione extraconiugale con Simona Napoli.