Napoli, sarebbe pronta una richiesta di arresto per Silvio Berlusconi

L’accostamento che circola in queste ore è quello con Craxi, un leader che ha terminato la sua vita fuori dall’Italia inseguito dalla caduta della Prima Repubblica. Intorno al Cavaliere sembrerebbe in atto un vero e proprio accerchiamento. Lo ripetono con insistenza i pidiellini e lo pensano anche i suoi detrattori. L’ex Premier a marzo darebbe per quasi certe due condanne, il primo grado di Ruby e l’appello dei diritti tv. Poi c’è Unipol dove Silvio Berlusconi è stato condannato ad un anno.

Ma la voce che circola con insistenza è che l’inchiesta di Napoli possa sfociare con la richiesta di arresto. Si tratta di voci ma tutti i giornali vicini al Cavaliere “giurano” che sia qualcosa in più di una “voce”. I giudici potrebbero attendere l’insediamento del nuovo Parlamento, in modo che a votare l’autorizzazione all’arresto non sia la vecchia Giunta delle autorizzazioni della Camera con numeri favorevoli a Berlusconi ma la nuova Giunta per le immunità del Senato “grillizzata”. Uno scenario credibile nel quale sarebbe sufficiente anche una richiesta agli arresti domiciliari. Fosse accolta, sarebbe il magistrato di sorveglianza a “regolare” la vita di Berlusconi.

Berlusconi ha ora bisogno di un segnale, di non sentirsi un leader sotto assedio, lasciato solo dai suoi. Del resto l’ex Premier con la recente campagna elettorale ha dimostrato che senza di lui il centrodestra è “morto”.