Topografia e urbanistica di Crotone antica nell’incontro della Dante Alighieri

Continua la serie di incontri di approfondimento culturale sull’archeologia urbana krotoniate organizzata dalla “Dante Alighieri” di Crotone. Dopo i precedenti del febbraio scorso che hanno avuto per tema il quartiere meridionale e quello centrale  dell’antica Kroton, il prossimo giovedì 7 marzo si parlerà di “topografia e urbanistica di Crotone antica”.  Vincenzo Fabiano Direttore del Gruppo Archeologico Krotoniate  presenterà il quartiere settentrionale, le necropoli, la cinta muraria e l’acropoli che si palesano come uno dei più importanti strumenti di identificazione culturale del territorio. L’incontro verterà sulla conoscenza dell’Urbanistica e della Topografia di Crotone antica, quale si è venuta a determinare, a partire dagli anni settanta del secolo scorso, attraverso gli  scavi archeologici condotti a Crotone dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria. Alle indagini svolte nell’attuale abitato urbano, si aggiungono quelle che hanno avuto luogo nell’ex zona industriale con l’uso di  varie tecniche. Le indagini archeologiche e gli studi che ne sono seguiti hanno portato ad identificare nella Crotone del periodo greco, sin dalla sua fondazione nell’VIII sec. a.c., una organizzazione urbanistica di tipo ippodameo. Una polis organizzata in tre quartieri urbani, la cui suddivisione è determinata da elementi naturali, quali i corsi d’acqua. Quindi due quartieri, quello meridionale e quello centrale a sud del fiume Esaro, ed il terzo quartiere, il più vasto, quello settentrionale, a nord dell’Esaro. Tali quartieri sono caratterizzati dall’esistenza di blocchi abitativi costituiti da isolati, delimitati da strade perpendicolari rispetto alla linea di costa, e da strade di comunicazione più ampie, parallele rispetto alla linea di costa. Ogni quartiere ha nel suo interno templi ed altri edifici pubblici, nonché spazi aperti ed aree artigianali. In zona elevata, coincidente con l’attuale centro storico, sorgeva l’Acropoli. La polis era protetta dalla cinta muraria, che seguiva l’andamento della cintura collinare che ancor oggi sovrasta la città moderna, anche se attaccata in più punti da sbancamenti e insediamenti abitativi o d’altro genere. Fuori dall’abitato vi erano poi le necropoli.