Regionali, si vota in Lazio, Lombardia e Molise

La scheda elettorale è di colore verde. Le tre regioni in cui si vota il 24 e 25 febbraio 2013 presentano a loro volta delle differenze. Il meccanismo delle elezioni regionali è diverso da quello per le politiche.

Tutti i consiglieri lombardi, 79 più il presidente della Giunta, vengono eletti tramite liste provinciali a sistema proporzionale. Il presidente della Giunta viene eletto su base regionale, direttamente e vince chi prende più voti. Nella scheda ogni candidato presidente è racchiuso in un riquadro che comprende le liste a lui collegate. Gli elettori possono scegliere di tracciare un segno: solo sul nome del candidato presidente, in questo caso non viene attribuito alcun voto alle liste; solo su una delle liste, e allora viene attribuito un voto anche al presidente collegato; sul nome del presidente e anche su una delle liste collegate, quindi viene attribuito un voto ad entrambi. Si può anche scegliere un presidente ed una lista a lui non collegata: è il cosiddetto “voto disgiunto”; in questo caso il voto è attribuito al presidente e alla lista scelta, ma non alle liste a lui collegate. Se si indica la lista provinciale, si può anche indicare una (una sola) preferenza per un candidato consigliere, scrivendone nome e cognome nello spazio di fianco alla lista di cui lui fa parte.

I quattro quinti dei 50 consiglieri laziali vengono eletti attraverso liste provinciali a sistema proporzionale. Gli altri fanno parte di una lista regionale collegata al candidato presidente, e vengono eletti con sistema maggioritario. E’ eletto presidente chi prende più voti. Le altre modalità di voto sono identiche a quelle per la Lombardia, salvo la possibilità di tracciare un segno sulla sola lista regionale, attribuendo in questo caso un voto anche al presidente collegato, ma non alle liste provinciali.

In Molise i consiglieri sono 20 più il presidente. Le modalità sono identiche a quelle del Lazio.