Milano, il ritorno di Romano Prodi per rilanciare il Pd

La rimonta di Silvio Berlusconi. L’arrembante Beppe Grillo. L’insidia Rivoluzione Civile. L’ostico Oscar Giannino. Un Monti che rischia di non entrare in Parlamento. Il centrosinistra teme ora di vedere sfumare la vittoria o quanto meno di subire un pareggio. Così nella settimana finale torna in scena anche Romano Prodi a favore di Bersani e Ambrosoli. Prodi riappare sul palco dopo 4 anni. E invita all’unità nel centrosinistra. Quell’unità che è costata cara proprio al Professore.

Ad intervenire da Milano, città chiave, soprattutto per il Senato, Nichi Vendola, lo scomodo alleato. “Qui la sfida non è con i barbari sognanti ma con i barbari trafficanti come Maroni e i leghisti. Trafficanti di sogni e appalti sulla pelle del Nord”. Vendola ha provato ad assicurare che l’alleanza del centrosinistra è salda, Monti permettendo… “Nel futuro Governo – ha garantito – non sarò un elemento di disturbo ma garanzia di governabilità e stabilità. Non sarò quello che rincorrerà Bersani per tirarlo per la giacchetta. Ma la mia condizione è una sola, cioè che la bussola che avrà nelle mani il futuro premier indichi la strada della giustizia sociale e delle lotta alla povertà”.