Atti vandalici alle scuole, il Prefetto di Crotone convoca il Consiglio per l’ordine pubblico

Ieri 6 febbraio  si è riunito,  convocato dal Prefetto di Crotone Maria Tirone, il Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza per esaminare il triste  fenomeno che si riscontra in questo territorio, quello degli atti vandalici perpetrati ai danni di diversi istituti scolastici con lo spargimento di sostanze tossiche. Già, con apposita circolare del 20 dicembre 2012, il Prefetto aveva sensibilizzato il Presidente della Provincia e i Sindacidel territorio provinciale,  trattandosi di atti di rilevante gravità che ledono il diritto costituzionale all’istruzione. Alla riunione di ieri hanno preso parte i vertici delle Forze di Polizia, la Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale e i rappresentanti della Provincia e dei Comuni nei cui territori si sono verificati gli episodi più gravi e con i quali è stato effettuato un attento esame delle condizioni di sicurezza passiva degli immobili, anche per promuovere una programmazione di interventi migliorativi, laddove necessari, assicurando, a tal fine, il supporto di consulenza delle Forze di Polizia. Il proficuo confronto ha, inoltre, consentito di apprezzare i positivi risultati conseguiti a seguito di iniziative assunte all’interno di alcune scuole, già in passato teatro di siffatti, esecrabili episodi, ove il dialogo con le famiglie e gli studenti, nonché l’applicazione di meccanismi sanzionatori e premiali – di valore simbolico – ha favorito nei discenti il senso della legalità e l’importanza di garantire la fruizione del fondamentale diritto allo studio. Al fine di promuovere anche nelle altre scuole della provincia percorsi volti alla responsabilizzazione degli studenti, saranno intrapresi diretti contatti tra l’Articolazione scolastica provinciale e i Dirigenti degli istituti, al fine di favorire l’attivazione di analoghe iniziative all’interno delle proprie scuole, attraverso la sensibilizzazione dei rispettivi docenti, oltre che sviluppare opportune sinergie con le Forze dell’ordine per la prevenzione del fenomeno. Infine, saranno ulteriormente rafforzati da parte della Questura, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza i dispositivi di controllo coordinato del territorio, con mirata attenzione alle sedi degli istituti, mentre proseguono conincisivo impulso le attività investigative per l’individuazione dei responsabili degli episodi fino ad oggi verificatisi, di cui alcuni già scoperti, sanzionati penalmente e fonte di responsabilità patrimoniale per i danni arrecati che, laddove posti in essere da minori, possono essere addebitati ai familiari.