Milano, Frediano Manzi si dà fuoco davanti la sede Rai

Un gesto estremo e disperato. Che sarebbe potuto costare la vita all’uomo se non fosse intervenuto Giuseppe Vinciprova, un’autista di un tram, il “19”, che lo ha visto tra le fiamme e ha avuto la prontezza di prendere l’estintore, scendere e svuotarglielo addosso. A tentare il suicidio il presidente di una delle più note associazioni antiracket, Frediano Manzi. Il fatto è accaduto davanti alla sede della Rai a Milano, in corso Sempione. Manzi, coordinatore dell’associazione “Sos racket e usura”, è in gravi condizioni. Manzi, subito soccorso, ha riportato gravi ustioni a braccia e torace. Trasportato in codice rosso all’ospedale di Niguarda, si trova ricoverato in prognosi riservata.

Prima di cospargersi di benzina e appiccare le fiamme a se stesso con un accendino, Manzi ha consegnato alla tv di Stato una lettera in cui ribadisce il motivo del suo gesto, accompagnandolo con delle richieste, disperate tanto quanto lui. “Per le vittime dell’usura che nessuno aiuta”, si legge nel foglio, scritto a mano. Frediano Manzi da tempo versava in uno stato di profonda prostrazione, e aveva recentemente già tentato il suicidio.