Torino, agguato al consigliere comunale Alberto Musy, arrestato il vibonese Francesco Furchì

Svolta nella sparatoria del 21 marzo 2012, in cui è stato ferito Alberto Musy, consigliere comunale dell’Udc, da allora in coma profondo. La persona fermata è Francesco Furchì, 50 anni, nato a Ricadi in Calabria. L’attentatore è presidente dell’associazione culturale Magna Grecia Millenium. Nelle ultime elezioni comunali a Torino era candidato nella lista Alleanza per Torino, che sosteneva la candidatura a sindaco di Musy.

Alla base dell’agguato il fatto che il consigliere Udc non appoggiò Furchì a un concorso per cattedra universitaria a Palermo. Non lo nominò a cariche comunali dopo l’impegno dello stesso calabrese nella campagna elettorale a sostegno di Musy. E non si impegnò nel reperire investitori che Furchì cercava per le sue attività. L’indagato viveva come un torto tutte le tre vicende.
“L’indagine – ha detto il procuratore Giancarlo Caselli – è stata lunga, paziente, faticosa, analitica. Senza esagerazione è stata un’indagine mastodontica, gigantesca, un setacciamento incredibile di una serie di figure gravitanti nell’orbita della vittima. Abbiamo impegnato le migliori risorse della procura e della polizia, spendendo un tempo infinito. E’ stato come il lavoro dei cercatori d’oro, che setacciano quantità incredibili di sabbia e di acqua per individuare un qualche granello”.