La Spezia, muore sul lavoro Giancarlo Petri

“Esprimo il più profondo cordoglio- ha dichiarato il sindaco della Spezia Massimo Federici – per il tragico incidente costato la vita a Giancarlo Petri nello svolgimento del suo lavoro. Una dolorosa fatalità che ci richiama all’esigenza di tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro.  La nostra comunità  si stringe attorno ai familiari per manifestare la propria vicinanza in un momento tanto difficile”.

Giancarlo Petri, autotrasportatore spezzino, è deceduto schiacciato dal suo stesso camion, che lo ha investito stritolandolo contro un cancello perché non aveva inserito il freno a mano. Autotrasportatore autonomo di 73 anni. L’incidente è avenuto nella zona industriale della Spezia, all’ingresso della Jobson Italia, l’azienda del settore delle riparazioni e delle manutenzioni di navi ed imbarcazioni presso la quale l’uomo doveva caricare della merce. Dieci anni fa, il 5 agosto 2003, il figlio unico, Luca Petri, 36 anni che abitava con i genitori a La Spezia, in via 24 maggio, era deceduto dopo essere precipitato con il camion in una scarpata alla periferia del paese di Mulazzo. L’autista fu sbalzato fuori dalla cabina. Luca Petri era dipendente della società “Manutencoop” di Bologna, addetto alla raccolta dell’immondizia per conto della Comunità Montana della Lunigiana.

Questa volta è toccato a suo padre. Giancarlo Petri è sceso dal mezzo per sollecitare la fotocellula ed impedire al cancello di chiudersi, ma il camion ha iniziato a muoversi, probabilmente perché l’anziano camionista non aveva azionato il freno a mano. L’autotrasportatore si è reso conto di quanto stava accadendo troppo tardi, ma ha comunque cercato di salvarsi gettandosi al centro del mezzo, cercando di guadagnare una posizione che gli permettesse far passare il camion sopra di lui senza farsi colpire. Ma l’estremo tentativo non è servito.