Al via a febbraio agitazioni e scioperi

I disagi si faranno sentire immancabilmente nel trasporto pubblico locale con lo stop nazionale venerdì 8 e nella sanità con lo stop delle sale parto indetto per martedì 12.

I mezzi pubblici si fermeranno con orari diversi di città in città, mentre negli ospedali pubblici e privati salteranno tutti i parti programmati, i cesarei, esami e visite. Ma ci saranno proteste anche nella scuola. Sabato 2 per l’intera giornata incroceranno le braccia i lavoratori del ministero dell’Istruzione aderenti all’Usi-Ait Scuola. Si fermerà il personale a tempo determinato, indeterminato e atipico precario.

Nel calendario nazionale è previsto anche per venerdì 1 lo stop nelle Poste. Saranno sospese fino al 23 febbraio le prestazioni straordinarie e aggiuntive per i lavoratori che aderisco al Si-Cobas e Cobas Pt Cub che prosegue lo sciopero iniziato il 25 gennaio.

Venerdi 8 ci sarà una protesta nel trasporto ferroviario. I lavoratori di Hds Pf Nord e Sud aderenti a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa e Fast Ferrovie incroceranno le braccia, in particolare il personale addetto ai Ferrotel del Gruppo Fsi. Martedì 19 si fermeranno invece i piloti della EasyJet aderenti all’Anpac per 4 ore dalle ore 12:00 alle ore 16:00.

Lo sciopero delle sale parto è stato confermato nonostante l’incontro avvenuto tra i rappresentanti dei ginecologi e delle ostetriche e il Ministro della Salute, Renato Balduzzi. “L’incontro con il ministro – aveva riferito Nicola Surico, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) – è andato bene nel senso che ha recepito le nostre richieste, ma manteniamo la posizione di protesta e lo sciopero del 12 febbraio. Balduzzi ci ha detto che ci convocherà per definire delle modifiche da apportare in un decreto che sta preparando”.