La verita’ sul catanzarese blocco 52

Lou Palanca e’ lo pseudonimo con il quale si celano una serie di scrittori  che hanno dato vita ad un libro da leggere e da rileggere edizioni Rubbettino dal titolo “Blocco 52”. L’apparente discontinuita’ del primo approccio si delinea nel seguire singolarmente le voci narranti. Testo a piu’ mani, unito nell’intento vivamente voluto e nell’agevole linearita’ del periodare. Fa da Colonna Sonora la Catanzaro di sempre, citta’ prettamente borghese dove non si riscontrano rioni malfamati, dove lo scorrere della vita e’ lento e dove non si verificano eclatanti episodi di violenza perche’ il vero catanzarese e’ indolente, ma soprattutto lontano dall’odio e dalla vendetta. L’uccisione di Luigi Silipo negli anni ’60, celibe, appartenente alla piu’ antica famiglia di gioiellieri della citta’, esponente comunista militante, segretario regionale dell’Alleanza dei contadini e’ un giallo irrisolto. Nel voler rivedere il caso, i faldoni del tribunale, internet non riportano documenti: Tutto e’ inghiottito nel nulla. Si’, i tempi erano diversi, nella citta’ dominava un’abbarbicata classe democristiana ed emergeva un partito socialista elitario guidato da un’oligarchia di stimati professionisti, mentre ai margini il Comunismo, sostenuto dalla classe abbietta cominciava sommessamente a riconoscersi in figure pilota di intellettuali riconducibili per lo piu’ a qualche professore di liceo che col suo carisma trovava proseliti negli allievi. Luigi Silipo, del quale nessuno mai ha osato profanare la memoria, oramai e’ avvolto nella nuvola dell’oblio, di lui rimane la tomba nel blocco 52 del cimitero cittadino. Interessante, gradevole, emozionante la lettura del romanzo ci riporta agli stati d’animo di quei momenti storici significativi con luoghi e personaggi facendoci rivivere una citta’ silente dimenticata che non vuole scrollarsi dal torpore per avviarsi ad un modus operandi costruttivo nel rispetto del suo dignitoso passato da riscoprire ed approfondire.